A Spielberg i cantieri sono già partiti, il Red Bull Ring sta allungando la pit lane per tenere il passo con la griglia del 2026, quando in Austria scenderanno in pista undici squadre, l’attuale struttura conta 30 box come indicato dal circuito e non basta più per i fabbisogni moderni, tra verifiche tecniche, flussi media e attività collaterali. "Dopo l’ultimo weekend di gara i lavori sono stati avviati, l’obiettivo è arrivare preparati alla prossima stagione", è la linea riportata dai media locali, un indirizzo che conferma il senso dell’intervento. Le stime parlano di un investimento nell’ordine delle decine di milioni, con una valutazione che si attesta intorno ai 13 milioni secondo fonti dell’area, una cifra coerente con l’estensione del pit building e la riorganizzazione dei servizi. L’aggiornamento si muove su una logica semplice, più spazi per team e commissari, più efficienza per i controlli della Federazione, meno colli di bottiglia nelle fasi calde del weekend. 

Perché servono nuovi box, tra FIA e Hot Laps

L’adeguamento nasce da esigenze pratiche, l’arrivo di un undicesimo team aumenterà le operazioni in corsia, le bilance per le verifiche pesi e i controlli di conformità richiedono aree dedicate e corridoi di servizio più larghi, la FIA punta a flussi separati e tempi rapidi, le squadre chiedono postazioni operative più ampie e accessi puliti tra garage e pit lane. Nel fine settimana entrano in gioco anche le vetture stradali usate da Pirelli per gli Hot Laps, attività che necessita di piazzole sicure e traiettorie di manovra, tutto deve convivere senza intralci. "La riorganizzazione degli spazi riduce gli incroci critici e accorcia le attese in fase di pesatura e rilascio vetture", spiegano su ORF, un beneficio che vale nella routine e diventa decisivo quando la direzione gara impone una ripartenza. Il nuovo layout, con un pit building esteso e servizi ridisegnati, promette turnaround più veloci tra sessioni, accessi più razionali per meccanici e ingegneri, visibilità migliore per gli addetti media.

Centro medico ricollocato, spazio ai garage

Il pacchetto include la demolizione dell’attuale centro medico, la struttura verrà ricostruita altrove nel complesso per liberare superficie a ridosso dei box e disegnare vie di emergenza più lineari, con percorsi dedicati per mezzi di soccorso e triage aggiornati agli standard internazionali. "Spostare il presidio sanitario accorcia i tempi di intervento e semplifica le evacuazioni, mentre il fronte box guadagna metri utili", è la logica alla base della scelta. La ricollocazione consente anche di integrare meglio i servizi permanenti del circuito con gli eventi di contorno, categorie di supporto, test e programmi corporate, senza interferire con le operazioni dei team. Il Red Bull Ring, che oggi offre 30 corsie di box, si prepara quindi a una fase due della propria infrastruttura, con un progetto che parla la lingua della funzionalità e della sicurezza, una trasformazione che si rifletterà sull’esperienza di chi lavora e di chi guarda, a partire dalle prossime stagioni di formula 1.

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Sezione: News / Data: Gio 23 ottobre 2025 alle 15:47
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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