Andrea Stella celebra il trionfo mondiale di Lando Norris dopo un campionato estenuante di 24 gare. La McLaren conquista il titolo Piloti grazie a un lavoro metodico, collettivo e senza fratture interne. Stella sottolinea come l’approccio del team abbia sempre lasciato pari opportunità ai due piloti, mantenendo equilibrio e continuità. Dal fondo della griglia a campioni del mondo in tre anni: un percorso costruito con coesione.

La maratona vista dal muretto McLaren

Stella ha raccontato a Sky la sensazione di concludere un ciclo agonistico logorante, alimentato da una pressione costante su ogni scelta tecnica, strategica e relazionale. Il commento del team principal è stato chiaro: "È stato un cammino particolarmente lungo. Un campionato con 24 gare diventa una maratona, non una sfida sprint. Abbiamo cercato di rimanere fedeli al nostro approccio, offrendo pari opportunità ai due piloti finché la matematica lo consentiva". Una linea che ha imposto attenzione maniacale in ogni riunione, debriefing e decisione tecnica. Stella ha sottolineato come il volume di lavoro durante la stagione sia stato enorme, in termini di sviluppo, gestione dati, configurazioni aerodinamiche e continuità mentale. Il trionfo di Norris, secondo il team principal, è il risultato di un percorso strutturato e non improvvisato. L’idea non era inseguire vantaggi immediati, ma costruire un ambiente solido e duraturo, evitando fratture interne fra piloti, reparti e leadership.

La filosofia McLaren e la crescita del gruppo

Un punto cruciale del discorso di Stella riguarda la gestione psicologica e relazionale. La McLaren non ha mai voluto adottare scelte che potessero generare tensioni interne pur garantendo benefici immediati. Una posizione spiegata così: "In un percorso così lungo non bisogna adottare comportamenti che possono portare risultati nell’immediato ma distruggere la continuità nel tempo. Era fondamentale non creare crepe nel gruppo". Una filosofia che ha contribuito a costruire una struttura coesa, responsabile, capace di crescere stagione dopo stagione.

La maturazione di Norris

Il trionfo di Norris non è solo un risultato prestazionale. Stella ha voluto rimarcare la crescita personale e psicologica del pilota: "Norris è voluto, cresciuto, evoluto. È cambiato nel modo di reagire agli stimoli esterni e nel rapporto con le pressioni mediatiche. I piloti oggi vivono un contesto diverso rispetto all’era pre-social: devono evolversi per trovare la propria versione migliore". Una trasformazione che riguarda sia il talento in pista sia la gestione delle dinamiche emotive, della comunicazione pubblica e dell’interazione interna con ingegneri e reparti tecnici.

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Sezione: News / Data: Dom 07 dicembre 2025 alle 16:52
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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