Dopo le polemiche nate a Monza, dove i due piloti Ferrari non si sono dati la scia nel lungo rettilineo principale, il tema torna attuale a Baku. Sul tracciato azero, caratterizzato da un rettilineo ancora più esteso di quello di Spa, la scia potrebbe diventare un’arma decisiva in qualifica. Marc Genè, ai microfoni di Sky, ha spiegato come il guadagno possa arrivare anche a quattro decimi, un margine che in una sessione tirata può fare la differenza tra la prima e la terza fila.

L’argomento divide tifosi e addetti ai lavori, perché una scelta del genere implica strategie di squadra complesse. A Monza l’assenza di collaborazione aveva suscitato discussioni, con Leclerc e Hamilton rimasti senza vantaggi reciproci. A Baku, invece, la potenza della scia diventa quasi imprescindibile: chi resta dietro può beneficiare di una velocità extra che consente di presentarsi in curva 1 con un vantaggio enorme, specie se le condizioni restano stabili e il treno di DRS gioca un ruolo più limitato rispetto alla gara.

 

Genè ha aggiunto che la bandiera rossa che ha interrotto le FP1 ha spinto i team a rivedere i programmi di lavoro, accelerando l’utilizzo di set di gomme nuove e comprimendo i tempi per i pit stop. In questo contesto, non è ancora chiaro se la Ferrari sceglierà di utilizzare la scia come strumento strategico o se, per evitare possibili rischi di malintesi, preferirà ancora lasciare i due piloti liberi di correre senza giochi di squadra. La decisione finale arriverà probabilmente solo in qualifica, quando ogni dettaglio può spostare gli equilibri.

Sezione: News / Data: Ven 19 settembre 2025 alle 11:21
Autore: F1N Redazione
vedi letture
Print