A causa della sua altitudine di 2.240 metri, il Gran Premio di Città del Messico è caratterizzato da una significativa rarefazione dell’aria, che ha un impatto notevole su diversi fattori.
Con meno aria rispetto al livello del mare, l’aerodinamica genera livelli di resistenza molto ridotti: per questo motivo vengono spesso utilizzate ali da Monaco per ottenere un carico aerodinamico paragonabile a quello di Monza. Sul fronte della power unit, invece, si verifica una minore capacità di scambio termico e di raffreddamento, con una sostanziale riduzione della potenza massima del motore a combustione interna.

In questo contesto, il turbo compensa almeno in parte la perdita di potenza dell’ICE e, in teoria, un turbocompressore con girante di diametro maggiore dovrebbe rappresentare la soluzione migliore.
In realtà, l’esperienza degli ultimi anni ha dimostrato come anche un turbo di dimensioni più ridotte possa giocare un ruolo decisivo a Città del Messico, in particolare nel caso della power unit Honda utilizzata da Red Bull e Racing Bulls.

Il propulsore Honda è infatti caratterizzato da una turbina con un diametro leggermente inferiore rispetto a quella dei rivali — una configurazione non ideale in condizioni di aria rarefatta — ma che offre il vantaggio di una risposta più rapida, riducendo il turbo lag.
Questo risulta particolarmente utile con le power unit ibride, poiché consente una gestione più efficiente delle fasi di ricarica della batteria.

Nel tentativo di ridurre ulteriormente il distacco dal leader del campionato Oscar Piastri, Max Verstappen potrà contare questo weekend non solo su una RB21 rinvigorita dagli sviluppi introdotti a Monza e Singapore, ma anche su una power unit che gli permette di sfruttare l’energia elettrica lungo tutto il rettilineo principale del circuito.
Questo offre un duplice vantaggio: evitare l’adozione di modalità di ricarica durante il giro e non dover adottare uno stile di guida che privilegi la rigenerazione rispetto alla massima erogazione di potenza.

Sezione: News / Data: Gio 23 ottobre 2025 alle 15:51
Autore: Leonardo Adamo
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