Il Corriere della Sera ha analizzato nel dettaglio le cause del crollo di Charles Leclerc al GP d’Ungheria, soffermandosi sulle soluzioni tecniche introdotte da Ferrari e sulle limitazioni regolamentari che ne hanno condizionato le prestazioni. L’aumento delle pressioni degli pneumatici, spiegano, serve a far viaggiare la monoposto più alta e proteggere il pattino del fondo, evitando rischi di squalifica come accaduto in Cina a Leclerc e Hamilton. Ma questo compromesso ha un prezzo.

“La vettura diventa più lenta per la maggiore resistenza aerodinamica” evidenzia l’analisi, sottolineando come il deficit non sia di due secondi pieni ma aggravato da mappature più conservative della power unit. Per spingere di più, il team punta sulla nuova sospensione posteriore introdotta in Belgio: un aggiornamento che, come aveva detto lo stesso Leclerc, “va ancora compreso a fondo” e che sarà ulteriormente valutato tra fine agosto e l’appuntamento di Monza.

Il focus si chiude ricordando che la SF-25 resta un progetto in evoluzione, in attesa di una prima vera gioia stagionale che continua a sfuggire, mentre McLaren detta il passo e Red Bull e Mercedes restano in piena lotta per il secondo posto costruttori.

 

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Sezione: News / Data: Lun 04 agosto 2025 alle 18:00
Autore: F1N Redazione
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