Il caso benzina Ferrari ad Abu Dhabi ha alimentato i sospetti dei rivali sulle ottime prestazioni avute dalla Rossa appena dopo la pausa estiva. Le possibili irregolarità dovuto al flusso del carburante, la discrepanza tra carburante effettivo e dichiarato e il calo di prestazioni nel giro di un paio di settimane hanno dato adito a tutte le voci possibili. Mark Hughes di Motor Sport Magazine ha fatto un lungo articolo su tutta la questione, ragionando sui possibili vantaggi della Ferrari e sull'indagine Fia.

Se un team riuscisse a sfruttare la capacità di gestire un flusso di carburante illegalmente più elevato, potrebbe bruciare qualsiasi differenza tra il dichiarato e l’effettivo […]. Ma affinché ciò funzioni è necessario che esso non venga controllato casualmente prima della gara. Se ci fosse una differenza tra un carico di carburante pre-gara dichiarato e quello effettivo, ovviamente sarebbe altamente sospetto. Se la differenza fosse piccola, si potrebbe affermare credibilmente che possa trattarsi solo di un errore di misura. Ma se la differenza fosse di 4,88 kg (come sulla Ferrari di Leclerc ad Abu Dhabi), questo diventerebbe difficile da spiegare. Si tratta del 4,4% del carico totale autorizzato (circa tre giri), e di circa 6 litri. Se una squadra dichiarasse 100 kg e mettesse 105 kg, quanta più potenza conferirebbero 5 kg in una gara? […] Potrebbe valere fino a circa 0,5 secondi ad ogni singolo giro meno l’incremento di peso (che per 5 kg sarebbe all’inizio di 0,15 secondi circa), quindi 0,35 secondi al primo giro, ma quasi 0,5 secondi al giro […] man mano che il carico di carburante diminuisce. […] Un extra di 5 kg potrebbe valere nell’ordine di 10-15 secondi di tempo di gara. […] Il vantaggio di 0,5 secondi potrebbe essere utilizzato un po’ di più nelle qualifiche, dove non ci sono problemi di consumo complessivo e solo una piccolo influsso del peso, dato che il serbatoio è quasi vuoto. Si potrebbe obiettare che la FIA sappia in tempo reale quanto carburante venga utilizzato durante la gara, quindi il sistema non può essere imbrogliato. Non è così: la quantità di carburante che fluisce attraverso il flussometro è solo una misura stimata, non una misurazione di ciò che effettivamente sta entrando negli iniettori. Inoltre, se il misuratore di portata del carburante è attraversato da un segnale di interferenze. Mattia Binotto sottolinea che la squadra è stata sottoposta al controllo del peso pre-gara “circa 10 volte quest’anno”, e che si sia sempre trovata nel pieno rispetto della sua dichiarazione. Quello che è successo ad Abu Dhabi è stato un semplice errore, insiste. Senza prove, qualsiasi altra ipotesi è speculazione. Ma è facile capire i sospetti dei rivali della Ferrari.

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Sezione: News / Data: Gio 05 dicembre 2019 alle 11:31
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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