Yuki Tsunoda si presenta al Gran Premio del Brasile con grande fiducia e motivazione crescenti. A RacingNews365.com il pilota giapponese ha sottolineato come la sua forma gara sia migliorata costantemente dall’inizio della stagione, arrivando ora a girare a tempi molto vicini a quelli del compagno di squadra Max Verstappen, anche se la prova dei fatti non lo dimostra Questo weekend in Brasile sarà decisivo per massimizzare i punti in classifica costruttori e per supportare al meglio il campione del mondo.

Alla ricerca della consistenza in qualifica e sprint

Tsunoda ha evidenziato come il feeling con la macchina durante le ultime due gare sia stato ottimale, specialmente sul ritmo in gara, elemento chiave con cui spera di confermarsi competitivo anche ad Interlagos. "Se riuscirò a essere costante nelle due sessioni di qualifica, sprint e gara, potremo posizionarci bene per ottenere un buon risultato" ha detto il giapponese. Il tracciato brasiliano, con la sua combinazione di curve veloci, superfici irregolari e potenziali condizioni meteorologiche avverse, potrà però trasformare il weekend in una vera battaglia, dove la capacità di adattamento sarà fondamentale.

Pioggia e sprint: una combinazione imprevedibile

"Il meteo imprevedibile potrebbe giocare ancora un ruolo importante, e quando il format sprint si unisce a condizioni di pioggia tutto può diventare caotico". Tsunoda è consapevole che la sfida sarà ardua, ma confida nella capacità del team di gestire ogni imprevisto e massimizzare ogni minuto in pista. Con la Red Bull che punta a consolidare la sua posizione tra i migliori team, la spinta di Tsunoda diventa essenziale per mantenere il ritmo e dare una mano a Verstappen nel finale di stagione che si preannuncia infuocato.

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Sezione: News / Data: Mar 04 novembre 2025 alle 09:17
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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