Negli ultimi mesi la Formula 1 ha riacceso il dibattito sui pit stop obbligatori. Dopo la sperimentazione del doppio cambio gomme al Gran Premio di Monaco, la Federazione e i team stanno valutando l’introduzione di due soste forzate per tutte le gare. L’obiettivo sarebbe rendere le corse più movimentate, evitando strategie a una sola sosta che spesso riducono la componente tattica e lo spettacolo. Tuttavia, la proposta non convince tutti: secondo alcune squadre e la stessa Pirelli, imporre due fermate potrebbe portare a un appiattimento delle strategie, invece che a una maggiore imprevedibilità. Il tema è stato discusso nel recente briefing piloti in Messico e sarà presto riesaminato dalla Commissione Formula 1.

Due soste obbligatorie: più azione o meno strategia?

Negli ultimi cinque Gran Premi, la vittoria è sempre arrivata con una sola sosta, segno di una tendenza consolidata. Mario Isola, responsabile Pirelli, ha spiegato che “due pit stop renderebbero la gara più imprevedibile, ma non si può obbligare i team senza rischiare uniformità”. In passato, Pirelli ha tentato di spezzare la monotonia variando le mescole disponibili, ma anche queste scelte non hanno impedito che la strategia più efficace restasse quella con un solo cambio gomme. Secondo Isola, le gare migliori nascono quando la doppia sosta è vantaggiosa ma non imposta, lasciando spazio alla creatività dei team. Il Gran Premio d’Italia 2024 ne è un esempio: Leclerc vinse con una sola sosta, mentre altri provarono due, mantenendo comunque varietà tattica e tensione fino all’ultimo.

Il rischio delle conseguenze impreviste

Pirelli non chiude alla possibilità di due soste obbligatorie, ma invita a procedere con prudenza. Una delle proposte in discussione prevede l’obbligo di due pit stop senza imporre l’uso di diverse mescole, offrendo così ai team la libertà di pianificare in base alle proprie esigenze. Ciò potrebbe introdurre più dinamismo, ma anche generare effetti indesiderati, come un aumento della prevedibilità o una minore importanza della gestione gomme. Isola ricorda che la Formula 1 vive oggi un buon equilibrio tecnico e sportivo, e modificare il regolamento in modo affrettato potrebbe alterare tale stabilità, soprattutto in vista dei nuovi regolamenti del 2026. Se le vetture future ridurranno l’effetto dell’aria sporca, i sorpassi e la varietà strategica potrebbero tornare naturalmente al centro dello spettacolo, senza bisogno di regole forzate.

Sezione: News / Data: Lun 03 novembre 2025 alle 13:12
Autore: Francesco Franza
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Francesco Franza
Ho 37 anni, sono nato e cresciuto a Roma e mi sono laureato in Comunicazione e Multimedialità presso l’Universitas Mercatorum con 107/110. Lavoro come IT Support Professional, ma collaboro con F1-News.eu per costruire la mia carriera nella comunicazione, la mia più grande passione. Amo i motori da sempre e i trionfi di Schumacher in Ferrari
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