La Ferrari del 2026 si prepara a scrivere una nuova pagina della sua storia tecnica, con la prima monoposto interamente progettata e supervisionata dal direttore tecnico Loic Serra. Secondo quanto anticipato da AutoRacer.it, il team di Maranello sta percorrendo una strada mai battuta negli ultimi anni, puntando su una rivoluzione radicale del concetto di sospensione. Il telaio è già stato definito e la scelta è caduta su un sistema a doppio push-rod: un ritorno al push-rod anteriore e l’introduzione per la prima volta anche sul posteriore, una soluzione che non si vedeva dai tempi della F10 del 2010. Questa mossa segna una rottura netta con il recente passato, dove la Ferrari aveva privilegiato soluzioni pull-rod, soprattutto in chiave aerodinamica.
Un cambio di filosofia tecnica
Il nuovo layout delle sospensioni posteriore prevede una geometria completamente inedita, con un’impostazione invertita rispetto alle ultime monoposto rosse. L’obiettivo è chiaro: massimizzare l’efficienza aerodinamica e consentire una progettazione più aggressiva della carrozzeria. Serra e il suo team puntano a sfruttare al meglio le nuove regole tecniche del 2026, che impongono una maggiore attenzione all’integrazione tra meccanica e aerodinamica. Il push-rod posteriore permette di liberare spazio sotto la vettura, favorendo flussi d’aria più puliti e una gestione più efficace dei carichi aerodinamici. Questa scelta tecnica potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro competitivo della ferrari f1, soprattutto in un contesto dove ogni dettaglio può fare la differenza.
La sfida di Serra e il futuro della Rossa
Per Loic Serra, la Ferrari 2026 rappresenta la prima occasione di lasciare un segno indelebile sulla storia del team. La sua visione tecnica, finora espressa solo in parte, troverà ora piena realizzazione su una vettura che dovrà affrontare la concorrenza più agguerrita della Formula 1. Il ritorno al push-rod non è solo una scelta estetica o nostalgica, ma una strategia calibrata per sfruttare al meglio le nuove regole e le potenzialità del motore ibrido. Il lavoro di Serra e del suo staff sarà fondamentale per trasformare questa svolta tecnica in risultati concreti in pista. La Ferrari punta a ritrovare la strada del successo, e la monoposto del 2026 potrebbe essere il primo passo verso una nuova era.
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