Il dibattito sul limite consentito nei duelli più feroci della Formula 1 ha ripreso vigore dopo le parole, molto dure, pronunciate da Zak Brown. Il CEO della McLaren ha parlato a The Telegraph affrontando senza filtri il modo in cui Max Verstappen imposta i confronti diretti, riportando al centro dell’attenzione episodi ormai impressi nella memoria collettiva del paddock. Il manager americano non si è limitato a un commento tecnico, ma ha inquadrato il comportamento dell’olandese come parte integrante di una dinamica più ampia che, secondo lui, avrebbe inciso anche sulla carriera di Lewis Hamilton. Un discorso destinato a far rumore, soprattutto in una fase in cui McLaren è pienamente coinvolta nella lotta al vertice.

Brown accende il caso con un’analisi molto diretta

Le dichiarazioni di Brown sono state nette. Il dirigente sostiene che, in alcuni frangenti, lo stile dell’olandese vada oltre quanto normalmente gestibile in un duello corretto. In particolare, il CEO McLaren ha sottolineato come certi episodi abbiano generato situazioni estreme nei confronti più intensi con Hamilton. Le sue parole, riviste in forma giornalistica per aderire al contesto, suonano così: "In alcune circostanze il modo in cui Max imposta la manovra obbliga chi sta fuori a scegliere tra il contatto e il ritiro dell’attacco, ed è una dinamica che ha pesato più volte negli ultimi anni". Secondo Brown questo approccio avrebbe alterato l’equilibrio dei duelli più discussi, alimentando una narrativa di favore eccessivo nei confronti dell’olandese.

Il manager americano ha poi allargato il discorso ai momenti decisivi nella storia recente della categoria. Ha fatto riferimento all’anno in cui Hamilton ha sfiorato il titolo, lasciando intendere che certe manovre aggressive, unite a valutazioni non sempre uniformi dei commissari, avrebbero influito sul risultato finale. "L’esito di alcune battaglie avrebbe potuto prendere una direzione diversa con dinamiche meno estreme, e questo ha creato una frustrazione comprensibile. Hamilton meritava l'ottavo titolo", ha osservato Brown, tracciando una linea precisa tra agonismo e eccesso.

Il paddock reagisce e McLaren si compatta

Le osservazioni del CEO McLaren arrivano in una fase decisiva del campionato, con la squadra papaya impegnata nella rincorsa iridata grazie alle prestazioni di Norris e alla solidità mostrata nelle ultime gare. Dentro al box la linea è chiara, mantenere un equilibrio interno impeccabile e allo stesso tempo pretendere che certi comportamenti vengano valutati senza zone grigie. Non è un caso che Brown abbia voluto rimarcare come la squadra abbia sempre gestito in modo equo i propri piloti, anche nei momenti più tesi. L’impressione è che le sue parole non siano un attacco personale, ma una presa di posizione strategica in un contesto in cui ogni dettaglio pesa, dalla gestione delle gomme fino alla dinamica dei sorpassi.

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Sezione: News / Data: Lun 17 novembre 2025 alle 15:44
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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