Dalla pit-lane del GP degli Stati Uniti, Max Verstappen lancia un messaggio semplice e diretto al gruppo: evitare di replicare l’imbuto della Sprint in salita verso Curva 1. L’olandese della Red Bull, già vincitore della gara corta del sabato, sa che il primo snodo del Circuit of the Americas può ribaltare strategie e gerarchie in un lampo.

Alla vigilia del via, Verstappen ha raccontato l’approccio dalla prima casella con toni misurati: "Vediamo cosa possiamo fare oggi: le condizioni sono cambiate e contiamo su una macchina forte in gara. L’obiettivo è partire bene, poi capiremo il da farsi. In Curva 1 può succedere di tutto, ma dopo ciò che è accaduto ieri non credo che qualcuno voglia rivederlo". Una riformulazione che fotografa bene lo stato dell’arte: concentrazione altissima e nessuna voglia di correre rischi gratuiti.

Alle sue spalle scatta la McLaren, con Lando Norris in prima fila. La salita iniziale premia chi stacca tardi dalla corsia interna, ma espone al contatto chi arriva largo dal lato esterno; per questo la posizione di Norris può diventare un’arma a doppio taglio. Il britannico ha parlato di una qualifica “onesta”, ma ha ammesso che battere il campione del mondo, in questa forma, richiederà coraggio e una partenza perfetta.

Il primo giro sarà un test immediato anche per la Ferrari, che ha mostrato segnali di risveglio con Charles Leclerc terzo e Lewis Hamilton quinto. Il monegasco ha raccontato di aver trovato un settaggio più vicino al suo stile e di voler attaccare subito; il sette volte iridato, invece, ha chiesto un’ulteriore correzione al sottosterzo per poter difendere e, all’occorrenza, mordere nel primo settore a cambi di direzione rapidi. Partire puliti, però, resta la condizione per non compromettere il ritmo su uno dei tracciati più severi per le gomme posteriori.

Il tema degrado rimane centrale. La grafica Pirelli ha evidenziato come la C4 garantisca metri preziosi nello scatto, ma con il rischio di un decadimento precoce; la C3 è il compromesso che molti strategici amano per tenere aperte più finestre di sosta. Su un rettilineo così lungo verso Curva 12, una ripartenza pulita e temperature in controllo fanno spesso la differenza tra difendersi col DRS o ritrovarsi bersaglio.

Parole chiave:
Max Verstappen, Red Bull, McLaren, Lando Norris, Oscar Piastri, Ferrari, Charles Leclerc, Lewis Hamilton, Sprint Race, Circuit of the Americas, Gran Premio degli Stati Uniti

Sezione: News / Data: Dom 19 ottobre 2025 alle 20:28
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
vedi letture
Mirko Borghesi
autore
Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
Print