Alexander Albon ha vissuto una domenica difficile a Singapore, chiudendo solo 14° dopo essere stato penalizzato con la partenza dalla pit lane a causa della squalifica in qualifica. L’anglo-thailandese ha ammesso che la gara è stata più un test che una vera battaglia in pista.

«Sapevamo fin da subito che sarebbe stata una giornata dedicata a raccogliere dati», ha spiegato Albon. «Abbiamo provato un assetto che doveva aiutarci a capire qualcosa in più, ma non ha dato i risultati sperati. Tuttavia, questo ci permette di preparare meglio le prossime gare.»

Il pilota ha continuato descrivendo la difficoltà di districarsi nel traffico: «Quando eravamo in aria pulita, il passo era buono, ma siamo stati spesso bloccati da bandiere blu e rallentamenti, il che ha complicato la gestione della gara. Anche con gomme fresche, bisognava aspettare di superare le vetture più lente.»

Albon ha sottolineato l’importanza dell’esperienza di questo weekend: «Senza safety car è stato difficile, ma abbiamo imparato molto. Ora l’obiettivo è lavorare al meglio per il prossimo Gran Premio ad Austin, correggendo gli errori e sfruttando i dati raccolti.»

Nonostante la posizione finale non soddisfi, Albon dimostra spirito e voglia di migliorare, elementi fondamentali per il prosieguo della stagione con la Williams.

Sezione: News / Data: Lun 06 ottobre 2025 alle 15:33
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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