In Qatar, Max Verstappen ha rotto il silenzio sulla bagarre per il Mondiale F1, non lesinando frecciate alla McLaren di Lando Norris. L'olandese, sempre più rincuorato dalla squalifica del rivale che ha limato il gap a 24 punti, ammette però che la strada resta in salita senza un passo falso clamoroso dell'inglese. Parlando al sito ufficiale della Formula 1, Max ha dipinto un quadro realistico: la sua Red Bull tiene botta grazie agli errori altrui, ma con una monoposto dominante come quella papaya il discorso sarebbe finito da un pezzo.

Verstappen arriva dal weekend brasiliano con il morale alto, nonostante le penalità abbiano rimesso in pista una chance concreta per il quinto sigillo iridato. Quei 24 punti di svantaggio, rosicchiati dalla mannaia FIA su Norris, rappresentano un sollievo, ma non abbastanza per cantare vittoria. «Quando ho appreso della squalifica, ho tirato un sospiro: 24 punti valgono più di 42, ma ero già soddisfatto del nostro ritmo nel weekend. Detto questo, ci vuole un altro scivolone di Norris per rientrare davvero in ballo, perché il margine resta pesante», ha confidato Max, confermando che la partita resta aperta solo per demeriti rivali.

Red Bull viva per gli errori altrui

Il vero nocciolo del discorso sta nel confronto diretto con McLaren: Lando Norris e la sua squadra dominano grazie a una vettura superiore, mentre Verstappen deve arrangiarsi con una Red Bull meno performante. «Siamo in corsa per il titolo solo perché gli altri sbagliano. Con una macchina schiacciasassi come quella di McLaren, avrei chiuso i conti da tempo», ha chiosato l'olandese, senza giri di parole. Un'ammissione che pesa, soprattutto in un finale di stagione dove Las Vegas e Abu Dhabi potrebbero ribaltare tutto, ma solo se Norris inciampa di nuovo.

Max non si scompone comunque: il Mondiale non è ossessione, e il suo approccio resta granitico. Non importa il trofeo in palio, darà il massimo anche per una banale P12, segno di un campione che vive per la gara più che per le statistiche. In Qatar, con il circus che scalda i motori per l'ultimo atto, queste parole suonano come un monito: Red Bull non molla, ma serve un miracolo dal fronte McLaren per sognare in grande.

Un quinto titolo? Non cambia la fame di Max

Verstappen guarda oltre il conteggio dei titoli, focalizzato sul presente. «Un quinto alloro non mi sconvolgerebbe l'esistenza. Non spingo di più solo per il Mondiale: darei tutto anche lottando per il dodicesimo posto. Quando non sentirò più quel fuoco dentro l'abitacolo, capirò che è ora di appendere il casco al chiodo». Una filosofia da fuoriclasse, che spiega perché, nonostante il gap, resti sereno e affamato. Norris, dal canto suo, dovrà reggere la pressione in un duello che tiene incollato il paddock.

Il circus freme: con 24 punti in palio e due GP da disputare, ogni sessione in Qatar diventa oro colato. Red Bull punta su tattiche perfette e affidabilità, mentre McLaren deve evitare passi falsi fatali. Verstappen, da par suo, continua a macinare podi, pronto a capitalizzare al minimo errore rivale. La Formula 1 regala sempre colpi di scena, e questo finale promette scintille fino all'ultima curva.

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Sezione: News / Data: Ven 28 novembre 2025 alle 09:31
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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