Il GP di Spagna ha lasciato più di un rimpianto in casa Red Bull, soprattutto per quella scommessa strategica finale che ha visto Max Verstappen montare le gomme hard nella fase decisiva della corsa, uniche gomme nuove rimaste. Un azzardo che non ha pagato, costando al campione olandese un possibile podio.

A fine gara, Christian Horner non ha cercato colpevoli, né ha puntato il dito sulle scelte del muretto. “Se mi chiedete ora se rifarei quella chiamata, è chiaro che conoscendo il finale avremmo potuto lasciare Max in pista. Ma molto probabilmente sarebbe stato comunque sorpassato dalle due McLaren”, ha spiegato il team principal inglese, preferendo leggere la decisione nel contesto del momento.

 

“Non possiamo sapere se sarebbe riuscito a resistere anche a Leclerc. Sono valutazioni ipotetiche, e il nostro compito è decidere con le informazioni disponibili in tempo reale”, ha aggiunto Horner. Il riferimento è al fatto che, al momento del pit stop, il degrado gomme e il ritmo avversario lasciavano intendere un finale ancora aperto.

Il rischio maggiore, secondo Horner, era quello di rimanere esposti in caso di neutralizzazioni. “Quando scegli una strategia su tre soste, ti metti in una posizione fragile se arriva una Safety Car nel finale. Ed è esattamente quello che è successo: ci ha colti nel momento peggiore possibile”.

Nonostante l’errore strategico, in Red Bull prevale la consapevolezza che, con il passo attuale, il margine per giocare in attacco si è ridotto. La McLaren domina il ritmo, la Ferrari approfitta degli episodi, e Verstappen, stavolta, ha pagato il prezzo di una scelta troppo aggressiva. Ma da Milton Keynes il messaggio è chiaro: meglio rischiare che restare immobili.

Sezione: News / Data: Mer 04 giugno 2025 alle 22:21
Autore: F1N Redazione
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