Andrea Cremonesi, nell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ha provato a rispondere alla domanda che tutti gli appassionati stanno facendo: su che basi il mondiale potrebbe ripartire. Riportiamo uno stralcio dell'articolo qui sotto.

"L’idea che Liberty sta coltivando è quella di un prestito, anticipando in sostanza i soldi della stagione 2020 che ancora deve prendere il via. Soldi che si aggiungerebbero al pagamento di quanto dovuto a ognuno dei dieci team per i risultati ottenuti nella scorsa stagione. Si tratta di uno sforzo notevole anche per Liberty Media: la sua controllata, Formula One, a Wall Street ha perso negli ultimi tre mesi il 46 per cento. Nelle ultime ore sarebbe spuntata l’ipotesi di disputare 4 GP nel solo mese di luglio, rigorosamente senza pubblico, in Austria e in Inghilterra. Forse addirittura con due gare nello stesso weekend, adattando allo scopo il fine settimana. Per poi recuperare qualche corsa europea, sempre a porte chiuse, e infine puntare a Oriente: Cina, Vietnam, Bahrain e Abu Dhabi a chiudere. Si arriverebbe così a una quindicina di GP, più sufficienti per dare validità al Mondiale (ne basterebbero 8) ma soprattutto per ottenere una robusta fetta di soldi da tv e sponsor. Senza gente in tribuna, non si potrà chiedere agli organizzatori quanto pattuito prima che si scatenasse la pandemia. L’orientamento di Liberty è di scorporare dal contratto quanto viene guadagnato attraverso la vendita dei biglietti. Facciamo il caso di Monza: gli introiti dal botteghino per l’edizione 2019 del GP d’Italia sono stati pari a 12 milioni di euro a fronte di un canone di 24 che quest’anno sarebbe abbassato a 20. In sostanza Monza si troverebbe a pagarne 8 qualora la gara si disputasse a porte chiuse".

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Sezione: News / Data: Gio 16 aprile 2020 alle 15:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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