Il confronto nel paddock di Formula 1 non si limita alle piste, ma arriva anche tra ex piloti e manager che osservano con attenzione la situazione dei giovani talenti. Ralf Schumacher non ha perso occasione per esprimere le sue perplessità sulla gestione di Mark Webber, ex collega e ora agente di Oscar Piastri. Il pilota australiano, chiamato a uno step importante nella sua carriera, sta vivendo un momento delicato dove la squadra e il manager hanno un ruolo cruciale nel sostenerlo, ma secondo Schumacher questo supporto sembra mancare.

Webber sotto accusa: manca chiarezza e sostegno a Piastri

Schumacher ha raccontato come Webber stia vivendo una situazione simile a quella del 2010, quando perse il mondiale proprio contro il suo compagno di squadra Sebastian Vettel. “Mark si trova in uno scenario che non voleva rivivere, come se fosse un déjà-vu doloroso. Il problema è che gli manca la maturità necessaria per capire cosa serve sia alla squadra che a Piastri, e in più manca la correttezza verso Norris”, ha dichiarato. L’ex pilota ha sottolineato come ai suoi tempi un manager doveva intervenire in modo deciso per calmare gli animi, specie in presenza di comportamenti antisportivi come fischi e cori contrari. Purtroppo, osserva, Webber preferisce evitare direttamente il confronto, lasciando che le tensioni crescano senza gestirle efficacemente.

Consigli e critiche: il sostegno fondamentale per un giovane talento

Secondo Ralf, un giovane pilota come Piastri ha bisogno di una figura che lo guidi non solo nelle strategie in pista ma anche nell’ambiente esterno, con un atteggiamento più empatico. “Un manager deve essere presente, dire chiaro alla squadra che non è colpa loro e che Norris sta beneficiando di una macchina più adatta, ma che Piastri ha bisogno di tempo per crescere. È un peccato che Webber non riesca a offrire questo tipo di supporto e che non mostri più simpatia nel difendere il suo pilota”, ha aggiunto. Nel suo racconto, Schumacher ricorda come lui e il fratello Michael, con il loro storico manager Willi Weber, impararono a riconoscere i propri errori e a ringraziare la squadra, approccio che secondo lui mancherebbe oggi.

Il confronto tra i due manager e le loro strategie rappresenta uno spaccato interessante sulla pressione che grava sui giovani piloti di oggi, divisi tra talento e gestione del contesto, e sulle figure che li dovrebbero accompagnare nel delicato percorso verso il successo.

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Sezione: News / Data: Ven 14 novembre 2025 alle 10:38
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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