Un trittico giudicato insostenibile

Il finale di stagione si apre con un clima tutt’altro che sereno: il trittico Las Vegas–Qatar–Abu Dhabi sta scatenando una nuova ondata di critiche. L’arrivo nello Strip ha riportato a galla un nodo già discusso più volte: la sequenza di trasferte considerate irrazionali e inutilmente pesanti. Carlos Sainz è uno dei più diretti: “Sono d’accordo sul fatto che voliamo fino a qui per poi dover proseguire per il Qatar e Abu Dhabi”, ricordando che il tema è stato segnalato a Stefano Domenicali più volte. Secondo lui la soluzione è evidente: avvicinare Las Vegas al Brasile. “Dovrebbe essere un doppio impegno con il Brasile”, spiega, evitando continui salti tra continenti. L’attuale impostazione, identica all’anno scorso, per Sainz “non è un bene per nessuno”.

Tra sostenibilità proclamata e realtà dei voli privati

Alle difficoltà organizzative si sommano quelle ambientali. Sainz non lo nasconde: “Se vogliamo davvero raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2030, dobbiamo migliorare questi viaggi”. Tra voli privati che si moltiplicano e continui attraversamenti del globo, l’impressione è che la distanza tra slogan e realtà stia diventando troppo evidente. Anche il tracciato di Las Vegas rientra nel mirino: asfalto irregolare, grip incostante e buche agli incroci hanno complicato il fine settimana. Alonso non le ha mandate a dire: “L’asfalto è al limite”, denunciando anche una logica del calendario che definisce surreale. “Veniamo dall’Europa, eravamo in Brasile due settimane fa, ora siamo qui e poi direttamente in Qatar: nessun altro sport accetterebbe una cosa del genere”. Per lui, Las Vegas dovrebbe diventare un evento isolato, magari estivo.

Divisione nel paddock: proteste e realismo

Le lamentele trovano eco anche in Alex Albon, convinto che “non lo rifarei con il Qatar, non è l’ideale”. Tuttavia non tutti sono pronti a una rivolta aperta. Toto Wolff, pur riconoscendo un carico di lavoro “brutale”, invita a guardare la questione da un’altra prospettiva: “La cosa più importante è che il prodotto sia buono”. E secondo lui, Las Vegas rappresenta uno dei fine settimana più forti dell’intero campionato. La spaccatura è chiara: da una parte chi chiede pragmatismo sportivo e sostenibilità, dall’altra chi ricorda che lo show, oggi, pesa più di qualsiasi logica operativa. Una tensione destinata a riaccendersi finché il calendario continuerà a proporre triplette così estreme.

Sezione: News / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 12:05
Autore: Francesco Franza
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Francesco Franza
Ho 37 anni, sono nato e cresciuto a Roma e mi sono laureato in Comunicazione e Multimedialità presso l’Universitas Mercatorum con 107/110. Lavoro come IT Support Professional, ma collaboro con F1-News.eu per costruire la mia carriera nella comunicazione, la mia più grande passione. Amo i motori da sempre e i trionfi di Schumacher in Ferrari
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