La MotoGP sta imboccando una strada di rinnovamento, ispirandosi in parte al mondo della Formula 1. Con Liberty Media al timone e Dorna impegnata nella gestione operativa, il piano prevede un restyling significativo per le classi cadette. Moto2 e Moto3 lasceranno gli attuali spazi in pitlane per trasferirsi in aree autonome e modulari all’interno del paddock, con container-box, uffici e hospitality dedicate. Un formato già visto con MotoE e molto simile a quanto avviene in F2 e F3, dove i team lavorano in tende collegate ai truck. L’obiettivo dichiarato è snellire l’ingombro delle classi minori e concentrare ancora più attenzione sulla MotoGP, sia durante le operazioni in pista sia nel racconto mediatico del weekend.

Anche il timing delle sessioni subirà modifiche. Già nel 2025 è stata eliminata l’intervista in parc fermé dopo le qualifiche, aprendo la strada a un 2026 ancora più centrato sulla classe regina, con finestre orarie più “pulite” prima e dopo le sue uscite in pista. Sul fronte logistico, i truck dei team potrebbero essere parcheggiati fuori dal paddock principale, mentre il quartier generale Dorna verrebbe ridimensionato per ottimizzare gli spazi.

Non si tratta, almeno per ora, di rivoluzioni radicali. L’idea, circolata tempo fa, di trasformare Moto2 e Moto3 in campionati esclusivamente europei per contenere i costi, è stata sospesa. In compenso, la strategia americana è chiara: l’esclusione della MotoE e l’introduzione delle Harley-Davidson puntano a conquistare il pubblico degli Stati Uniti, facendo leva su uno dei simboli più iconici della cultura motociclistica americana.

Non mancano però le preoccupazioni dei team. Alcune squadre, non ancora consultate, temono che le strutture separate possano ridurre la visibilità degli sponsor, con conseguenze sul valore commerciale delle classi cadette. Questo potrebbe spingere verso profili “pay rider” con budget elevati, allontanando i talenti puri che rappresentano da sempre il vivaio della MotoGP.

Il successo di questo rinnovamento dipenderà quindi dalla capacità di coniugare maggior visibilità e spettacolo per la MotoGP con il sostegno alle classi minori. Solo l’andamento dei prossimi weekend potrà dire se le modifiche porteranno benefici concreti o se serviranno ulteriori aggiustamenti per garantire che Moto2 e Moto3 continuino a svolgere il loro ruolo fondamentale di fucina di giovani talenti.

Sezione: News / Data: Mer 17 settembre 2025 alle 18:08
Autore: Leonardo Adamo
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