Un brividio lungo le nostre schiene. Chi non si è alzato dal divano dopo quei due sorpassi folli, quelle due impercettibili e minuscole finestre in cui Charles Leclerc è riuscito ad infilare la sua pachidermica SF1000 e portarla ad un risultato impensabile dopo un desolante sabato. Un gran risultato, non atteso, non consono alle reali qualità della macchina, ma Charles Leclerc sa che la Ferrari deve stare lì, indipendentemente dalle prestazioni del veicolo. Giorgio Terruzzi, al Corriere delle Sera, ha preso in prestito il soprannome di Valentino Rossi per spiegare cosa ha combinato ieri il monegasco e noi gli abbiamo dato il PhD (dottorato di ricerca) in sorpasso: "Ci ha pensato il Dottor Leclerc ad alleviare i dolori Ferrari, a liberare la voce dei tifosi in rosso mentre non riuscivano nemmeno a parlare. A dare una scossa a questa F1 avviata verso un’ennesima replica da doppietta Mercedes. Ci scuserà Valentino se prendiamo a prestito un soprannome suo da sempre, diamo atto a una safety car di aver movimentato il pomeriggio. Il resto l’ha fatto Charles, raschiando ogni decimo nonostante una macchina da impotenza sulle rette, cacciando in pista una ferocia già proverbiale per sorpassi tanto azzardati quanto riusciti, dimostrando quanto ogni pronostico può essere smentito. Abbastanza per cambiare segno a un esordio dato per deprimente, per confermare all’atto primo ogni aspettativa sulla sua tenuta mentale nei panni del leader. Consistente e sicuro in un momento delicatissimo per la Ferrari, con un piglio che, di solito, chiede molti chilometri, un’esperienza da veterano. La voglia di fargli subito un monumento in zona Maranello viene dalla cupezza della vigilia. Va frenata tenendo conto del k.o. di Verstappen, della penalità inflitta a Hamilton, della presunzione della Racing Point e di Perez. Vantaggi non consueti. Non si è inginocchiato Leclerc prima del via, assecondando una libertà che non ha bisogno di gesti eclatanti. Ma proprio lui, insieme a Lando Norris, è stato il primo a esporsi, al fianco del campione inglese. Hamilton, estromesso dal podio, sul podio è stato ben rappresentato. Sensibilità e classe. Sono materie prime che conosce alla perfezione ma che non possiede affatto in esclusiva".

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Sezione: News / Data: Lun 06 luglio 2020 alle 11:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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