Sia Lando Norris che Oscar Piastri hanno visto alcune delle loro gare compromesse da soste lente ai box nel corso della stagione.
L’episodio più recente è avvenuto al Gran Premio di Singapore, dove Piastri ha perso tempo con un pit stop di 5,25 secondi, mentre a Monza Norris era stato penalizzato da un cambio gomme da 5,87 secondi, episodio che aveva anche innescato polemiche sugli ordini di scuderia. La McLaren non si aspetta di risolvere completamente i problemi ai pit stop prima del prossimo anno, ma è fiduciosa di poter migliorare la situazione già nel breve periodo.

Mancanza di costanza

Il problema principale sembra essere la mancanza di costanza: la McLaren, infatti, ha anche realizzato i tre pit stop più rapidi della stagione — tra cui il record di 1,91 secondi di Piastri a Monza e due soste da 1,94 secondi in Ungheria per entrambi i piloti. Tuttavia, una serie di soste lente a partire dal GP d’Olanda ha evidenziato delle difficoltà legate, secondo il team principal Andrea Stella, al design delle pistole per il cambio gomme, che rendono l’operazione più complessa del dovuto.
«Dal punto di vista hardware, sappiamo che le nostre attrezzature rendono il lavoro più complicato di quanto dovrebbe essere», ha spiegato Stella. «Abbiamo individuato il problema e stiamo applicando delle correzioni, che però arriveranno principalmente nel 2026. Nel frattempo lavoriamo con la squadra dei pit stop per mitigare le difficoltà introdotte dall’hardware.»

Nessun favorito

Stella ha inoltre chiarito che non esiste alcuna tendenza che favorisca uno dei due piloti: «Quando si fa la media dei tempi di sosta, è praticamente uguale per Lando e Oscar. È solo una coincidenza dovuta alle ultime gare.»
In effetti, i dati stagionali mostrano una differenza minima: 3,02 secondi di media per Norris e 2,97 per Piastri, segno che i problemi non riguardano un singolo lato del box ma l’intero sistema operativo.

Sezione: News / Data: Mar 14 ottobre 2025 alle 16:46
Autore: Leonardo Adamo
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