Alpine si presenterà al Gran Premio d’Australia 2026 con uno dei progetti aerodinamici più complessi e raffinati dell’intera griglia, puntando a massimizzare il potenziale regolamentare della nuova era. Con le nuove monoposto, circa il 70 per cento della prestazione dipenderà dall’aerodinamica, rendendo questi sviluppi il vero terreno di confronto della stagione.

Una strategia chiara: risorse concentrate sull’aerodinamica

La decisione di acquisire power unit, cambio e sospensioni da Mercedes ha consentito ad Alpine di liberare un’enorme quantità di risorse interne, così da convogliare tempo, personale e investimenti sulla progettazione del telaio e sulle superfici aerodinamiche. Una scelta netta, pensata per aumentare competitività nel lungo periodo, rinunciando ad alcuni elementi di sviluppo proprietario pur di elevare il livello complessivo del pacchetto.

Il lavoro di David Sánchez e il tunnel del vento

David Sánchez, figura chiave nell’organizzazione tecnica, ha dedicato gran parte del proprio tempo alla definizione del concetto aerodinamico della futura A526, sfruttando pienamente le ore di attività nel tunnel del vento a disposizione del team. Secondo il direttore tecnico Matt Nielsen, il programma della A526 è considerato “molto performante", segnale di un progetto che ha già mostrato margini di sviluppo incoraggianti nella simulazione.

Una scelta che paga nel 2026

A differenza di molte squadre rivali, Alpine ha spostato in modo drastico il proprio focus sul 2026 già da metà 2024, riducendo le attività di sviluppo sulla monoposto di questa stagione. L’utilizzo esclusivo del tunnel per la vettura 2026 ha permesso di guadagnare un vantaggio cronometrico prezioso, mentre altri team hanno continuato a investire tempo nella vettura 2025, perdendo settimane cruciali per i concetti futuri.

Chi pagherà lo slittamento?

Alcuni team della fascia media, come Haas, che ha continuato a introdurre aggiornamenti fino a fine campionato — celebre il salto prestazionale a Austin — rischiano nel 2026 di partire con una conoscenza concettuale ridotta rispetto ad Alpine. Il tempo investito per migliorare la monoposto attuale porterà benefici soltanto a breve termine, ma potrebbe costare molto all’inizio della prossima era tecnica, soprattutto nei primi mesi della nuova stagione.

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Sezione: News / Data: Mar 09 dicembre 2025 alle 16:30
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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