Jenson Button guarda al presente con gli occhi del proprio passato, la parabola di Oscar Piastri lo riporta alla stagione 2009, quando il titolo sembrava al sicuro e invece qualche errore nel finale riaprì il margine su Sebastian Vettel. L’ex campione del mondo non lancia sentenze, mette a fuoco un punto sensibile, l’inerzia di un campionato spesso si gioca nei dettagli, nella capacità di restare lucidi mentre tutto accelera. Piastri ha costruito un’annata di grande consistenza, ritmo alto e pochi scivoloni, poi alcune gare complicate hanno cambiato il racconto, gli episodi di Baku hanno lasciato strascichi mentali e tecnici, e in queste pieghe si insinua chi sa capitalizzare ogni occasione. La tesi di Button non è una bacchettata, è un promemoria a mente fredda, il talento non basta quando i fine settimana diventano compressi, quando la gestione delle aspettative pesa quanto un assetto, quando l’errore non perdona perché l’avversario è Max Verstappen.

La lezione del 2009, quando la pressione cambia il passo

Il riferimento di Button è molto concreto, la memoria corre a quel finale in cui Red Bull e Vettel si fecero minacciose mentre Brawn cercava di chiudere i conti, gli errori dell’inglese aprirono finestre inattese e ogni scelta divenne un test di tenuta. Da qui il parallelismo con Piastri, per mesi in controllo emotivo e tecnico, ora chiamato a ripulire la guida dai piccoli difetti che emergono quando il margine si assottiglia. L’idea è condensata in una riflessione che suona come un invito alla disciplina interiore, "quando senti il fiato sul collo, devi ridurre il rumore di fondo, lavorare sugli automatismi, fare in modo che il pilota esegua invece di reagire". In pratica parliamo di routine, di preparazione mentale, di come una squadra protegge il proprio giovane leader filtrando le variabili.

Continuità contro picchi, l’ago della bilancia nel finale

Nelle parole di Button c’è un altro filo, la differenza tra chi vive di acuti e chi macina punti, la costanza che a volte pesa più del colpo di genio. Il riferimento a Verstappen va letto così, "quando uno come Max porta sempre a casa il massimo possibile, ogni sbavatura diventa doppia, non solo perdi terreno, regali inerzia". Per Piastri la sfida è duplice, ritrovare il proprio livello medio, quello che ha segnato l’intera stagione, e farlo mentre il contesto alza il volume, con pressioni esterne, aspettative interne, attenzione mediatica, un insieme che può ingigantire un dettaglio e farlo diventare rumore da paddock. Non il massimo per un pilota, seppur forte, che si è ritrovato già a sognare il primo mondiale.

Parole chiave: f1 news, ferrari f1, f1, f1 formula 1, f1 oggi, Jenson Button, Oscar Piastri, Sebastian Vettel

Sezione: News / Data: Gio 23 ottobre 2025 alle 16:07
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
vedi letture
Mirko Borghesi
autore
Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
Print