Il team principal della Scuderia Ferrari, Fred Vasseur, ha analizzato le difficoltà affrontate da Lewis Hamilton durante la sua prima stagione con il team di Maranello. Il 57enne, intervenendo con i media nel corso della conferenza stampa di fine stagione della Ferrari, ha attribuito le difficoltà del pilota britannico a una sottovalutazione del passaggio dalla Mercedes alla Ferrari.

Ambiente Ferrari differente da Mercedes

«Penso che sia stato difficile per Lewis, e lo dico in modo piuttosto lieve. Dopo 20 anni con la Mercedes – dico 20 perché per me la McLaren era McLaren-Mercedes, e poi c’è stata la Mercedes – è stato un cambiamento enorme», ha esordito Vasseur. «Personalmente ho sottovalutato questo passo. Non è che facciamo le cose meglio o peggio: le facciamo semplicemente in modo diverso.» A sostegno della sua tesi, il team principal ha sottolineato come ogni aspetto dell’ambiente Ferrari sia differente rispetto a quello vissuto da Hamilton in Mercedes. «Non si tratta solo del cibo o del meteo: ogni singolo software è diverso, ogni componente è diverso, e anche le persone intorno a lui erano diverse», ha aggiunto. Vasseur ha poi evidenziato i margini estremamente ridotti che hanno caratterizzato la stagione 2025, citando episodi specifici dei Gran Premi di Abu Dhabi e Ungheria, dove Hamilton non è riuscito ad accedere alle fasi finali delle qualifiche. «Se non sei al massimo su ogni dettaglio, lasci per strada qualche centesimo. Oggi, con il livello del gruppo che avevamo – penso ad Abu Dhabi in Q2 – c’era un solo decimo tra la P5 e la P15. Questo significa che non avevamo il pieno controllo di ogni singolo dettaglio del pacchetto», ha spiegato. «Abbiamo perso alcune parti della stagione in questo modo, a volte per meno di un decimo di secondo. Penso a Budapest, quando Charles in Q2 era un decimo più veloce di Lewis: Lewis era P11 e alla fine Charles ha conquistato la pole position.»

Ferrari ha sottovalutato la complessità del cambiamento

Il boss Ferrari ha però chiarito che queste spiegazioni non vogliono essere una giustificazione per il rendimento sottotono del sette volte campione del mondo, ribadendo ancora una volta come il team abbia sottovalutato la complessità del cambiamento. «Non è una scusa, non è una buona ragione. Devi essere davanti a tutti. Ma alla fine stiamo parlando di dettagli. Forse… abbiamo sicuramente sottovalutato il cambio di cultura, il cambio delle persone intorno a lui, il cambio di tutto», ha detto. «Anche se siamo tornati a un ritmo decente – non parlo di classifica, ma di collaborazione e comprensione della macchina nella parte finale della stagione – è stato duro», ha concluso. Hamilton ha chiuso la peggiore stagione della sua carriera in Formula 1, entrando in diversi record negativi e senza mai conquistare un podio nel corso dell’anno. L’unico risultato positivo per il 40enne è arrivato nel Gran Premio Sprint della Cina, dove ha conquistato la vittoria sul circuito di Shanghai.

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Sezione: News / Data: Ven 19 dicembre 2025 alle 17:55
Autore: Leonardo Adamo
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