Frédéric Vasseur ha messo in guardia la Formula 1 da letture affrettate in vista della nuova stagione, spiegando come partire forte sarà importante ma non decisivo. Secondo il team principal Ferrari, il 2026 sarà segnato da un enorme programma di sviluppo per tutti, con valori destinati a cambiare nel corso dell’anno, in uno scenario che ricorda molto il 2022.

Nuovo regolamento e rischio di interpretazioni premature

Nel corso della conferenza stampa organizzata dalla Ferrari durante il tradizionale pranzo di fine stagione, Vasseur ha voluto ridimensionare il peso delle prime gare, soprattutto alla luce del nuovo ciclo regolamentare. L’Australia rappresenterà il primo riferimento cronometrico reale, ma non per questo una sentenza definitiva. Secondo il team principal, il rischio è quello di fissare gerarchie che potrebbero rivelarsi temporanee. "Non bisogna dare troppo peso alle dichiarazioni dei piloti in televisione, lo dico con grande sincerità", ha spiegato, rispondendo anche alle parole di Charles Leclerc sul tema del “ora o mai più”. Vasseur invita a leggere il 2026 come un campionato in continua evoluzione, dove la capacità di sviluppare e correggere sarà più importante della fotografia iniziale.

Il vantaggio iniziale e il peso degli anni successivi

Vasseur non nega che partire con il piede giusto possa offrire un vantaggio strategico rilevante. In un nuovo ciclo tecnico, chi riuscirà a presentarsi subito con una base molto competitiva potrebbe costruire una posizione favorevole nel medio periodo. "Se una squadra dovesse iniziare con un secondo di vantaggio, è evidente che si troverebbe in una situazione ideale per i prossimi quattro anni", ha sottolineato. Tuttavia, questo non significa che il campionato sia deciso nelle prime gare. Il punto chiave resta la capacità di trasformare un buon progetto iniziale in un percorso di crescita costante, evitando di irrigidirsi su concetti che potrebbero rivelarsi limitanti con il passare dei mesi.

Uno scenario simile al 2022, sviluppo continuo fino a fine stagione

Il riferimento storico più calzante, secondo Vasseur, è proprio il 2022. Anche allora le gerarchie viste nelle prime gare non rispecchiarono fedelmente quelle di fine stagione. "Sono convinto che i valori tecnici delle prime gare non saranno necessariamente gli stessi che vedremo ad Abu Dhabi", ha ribadito, spiegando come il prossimo anno sarà caratterizzato da un programma di sviluppo molto esteso per tutti i team. Aggiornamenti continui, cambi di direzione e affinamenti costanti accompagneranno l’intero campionato, rendendo il 2026 una maratona più che uno sprint: "Leclerc ha detto “ora o mai più” pensando al 2026? Non prendete troppo sul serio quello che i piloti dichiarano in televisione, lo dico sinceramente. Sappiamo bene che ci sarà un nuovo ciclo di regolamenti, e se un team riuscirà a partire con anche solo un secondo di vantaggio sugli altri, allora si troverà in una posizione molto vantaggiosa per i quattro anni successivi. Tuttavia, sono convinto che le posizioni tecniche che vedremo nelle prime gare non saranno per forza quelle che ritroveremo ad Abu Dhabi, alla fine della stagione. L’anno prossimo ci attende un’intensa fase di sviluppo che proseguirà per tutta l’annata, in un contesto molto simile a quello che abbiamo vissuto nel 2022".

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Sezione: News / Data: Ven 19 dicembre 2025 alle 11:49
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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