Nel giorno della celebrazione della partnership tra Stellantis e il CONI per i Giochi di Milano Cortina 2026, John Elkann ha approfittato dei riflettori per commentare il doppio volto della settimana Ferrari: trionfale nel Mondiale Endurance in Bahrain, decisamente deludente nel weekend di San Paolo. Un contrasto che, a suo dire, racconta molto dello spirito di squadra che deve guidare il Cavallino nel finale di stagione di F1 Formula 1.
Il presidente ha sottolineato con orgoglio come il successo nell’Endurance rappresenti una lezione di coesione e determinazione che dovrebbe ispirare anche il team di Maranello in Formula 1. «La vittoria in Bahrain è stata un’emozione enorme: vincere sia tra i costruttori che con i piloti dimostra che quando la Ferrari è davvero unita, può raggiungere risultati straordinari», ha spiegato Elkann, ricordando il peso del successo mondiale ottenuto con la 499P, simbolo della rinascita sportiva del marchio.
Un paragone amaro con il Brasile
A fronte del trionfo nel deserto, il Gran Premio del Brasile è sembrato invece un passo indietro. Il numero uno di Maranello non ha nascosto la delusione per un weekend complesso, dove la SF-25 non è mai apparsa davvero competitiva rispetto ai principali rivali. «È stata una grande delusione. Se analizziamo la stagione, si vede che i nostri meccanici stanno facendo un lavoro eccezionale, praticamente da primi della classe ai pit stop. Gli ingegneri hanno migliorato tanto la macchina, ma il resto non è ancora al livello che vorremmo», ha commentato con tono critico ma costruttivo.
Un messaggio chiaro anche ai piloti. Senza mai nominare direttamente Charles Leclerc o Lewis Hamilton, Elkann ha fatto capire che la priorità ora dev’essere tornare a concentrarsi sulla pista più che sulle parole. «Abbiamo davanti gare importanti e serve concentrarsi sulla guida. Devono parlare di meno. Il secondo posto non è impossibile, ma bisogna crederci e restare uniti», ha scandito il presidente, con un richiamo netto all’unione d’intenti che ha portato al successo in Bahrain.
Unità e concentrazione per chiudere l’anno
Il messaggio di Elkann è tanto semplice quanto diretto: la Ferrari deve ritrovare quello spirito collettivo che le ha permesso di dominare nell’Endurance e che, in Formula 1, appare ancora intermittente. «La lezione dal Bahrain è chiara: quando lavoriamo come una squadra, vinciamo», ha ribadito, guardando già con determinazione al finale di stagione, dove il secondo posto Costruttori resta l’obiettivo minimo da difendere con orgoglio e compattezza.
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