Quando si parla di Lewis Hamilton, il Gran Premio del Brasile rappresenta sempre un momento speciale. Per il 2025, il campione britannico ha deciso di rendere omaggio al suo idolo storico, Ayrton Senna, sfoggiando un casco interamente decorato con la bandiera nazionale brasiliana. Un gesto che non passa inosservato, tanto più che la sfida a Interlagos è ormai entrata nel vivo della stagione, con punti prestigiosi in palio e una tensione agonistica alle stelle.

Hamilton rivive le emozioni di quel debutto del 2007

Hamilton ha raccontato quanto il legame con il Brasile sia per lui profondo e radicato. “La mia prima gara qui nel 2007 è stata un’esperienza incredibile. Sentivo di essere molto vicino ad Ayrton, l’ho visto crescere in tv da bambino e immaginavo come sarebbe stato vederlo correre sulla Ferrari”, ha detto il sette volte campione del mondo, che ha scelto appositamente questo casco per incarnare quel sogno. Prosegue ricordando un’accoglienza calorosa da parte dei tifosi brasiliani e l’emozione speciale di girare sul tracciato di Interlagos e nelle strade di Rio de Janeiro.

Prestazione e gratitudine ai tifosi carioca

Avere la bandiera brasiliana sul proprio casco non è solo un gesto simbolico, ma anche un segnale forte di rispetto e ammirazione verso i tifosi locali. Hamilton vuole ripagare questa passione con una gara all’altezza delle aspettative, nonostante le difficoltà incontrate in stagione. “Spero che tutte le difficoltà di quest’anno ci diano la forza necessaria per arrivare pronti a questo weekend intenso e speciale”. L’obiettivo è chiaro: onorare la memoria di Senna e rispettare il pubblico brasiliano con una prestazione solida e determinata, nel tempio di Interlagos, teatro di alcune tra le pagine più emozionanti della Formula 1.

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Sezione: News / Data: Gio 06 novembre 2025 alle 08:21
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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