L’onda lunga del mondiale di McLaren continua a muovere le acque nel paddock. Nel pieno della stagione, la scuderia Papaya deve affrontare una sfida delicata, con Lando Norris e Oscar Piastri lanciati verso un duello che rischia di infiammare la lotta interna. Non solo leadership di squadra, ma anche la minaccia concreta rappresentata dal ritorno di Max Verstappen, pronto a ribaltare i giochi a ogni occasione utile. Secondo quanto riportato da Adventure Gamers e raccontato da Johnny Herbert, la tensione in casa McLaren è palpabile e la gestione dei piloti diventa un rebus sempre più difficile: “In una squadra non dovrebbe mai servire prendere una decisione che favorisce uno dei due piloti quando la posta in gioco è il titolo mondiale. Purtroppo sono loro stessi ad aver seminato la narrazione della preferenza verso Norris, con scelte che si sono ripetute durante la stagione. Uscirne sarà complicato e la soluzione potrebbe essere smettere di parlarne e non lasciarsi più trascinare”.

Dilemmi e scelte: il caso Monza e l’effetto Olanda

Il k.o. tecnico in Olanda ha segnato profondamente la squadra di Woking, che proprio per questo motivo a Monza ha chiesto a Piastri di restituire la posizione a Norris dopo l’errore nel pit-stop. Una situazione che ha suscitato più di un malumore, mettendo in luce quanto le scelte di squadra rischino di incidere sulla serenità e la competitività interna. A confermarlo ci ha pensato anche Toto Wolff che ha dichiarato in passato come le regole Papaya, prima o poi, sarebbero potute “ritorcersi contro la McLaren”, costretta a optare – prima o poi – per uno dei due contendenti. Serve una visione più neutra e chiara anche nelle decisioni di pit-wall, per non perdere di vista l’obiettivo maggiore.

Norris, Piastri e la narrativa Papaya

Oggi la convinzione diffusa nel paddock è che la preferenza verso Norris sia stata alimentata direttamente dalla McLaren stessa, con scelte di strategia e comunicazione che hanno portato a un’inevitabile polarizzazione nell’ambiente. Ma la vera responsabilità, secondo Herbert, pesa proprio sulla squadra inglese, chiamata ora a dimostrare maturità e capacità gestionale nel non cadere più in logiche divisive. Per rimettere davvero le cose in ordine, non resta che voltare pagina e abbandonare la narrazione della preferenza interna, lasciando che sia la pista a parlare. Nel frattempo, la pressione di Verstappen si fa sentire e la lotta in casa McLaren promette scintille nei prossimi appuntamenti mondiali.

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Sezione: News / Data: Mar 04 novembre 2025 alle 09:04
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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