L’importanza delle componenti e il rischio penalità
Con l’avvicinarsi delle ultime gare del Mondiale 2025 di Formula 1, il margine d’errore per i protagonisti della lotta al titolo Lando Norris, Oscar Piastri e Max Verstappen si assottiglia sempre di più. Tuttavia, oltre alla velocità e alla strategia, un altro fattore potrebbe rivelarsi decisivo: le penalità legate alle componenti del motore. Ogni stagione, la FIA stabilisce un limite preciso per i vari elementi della power unit: quattro motori a combustione interna, quattro turbo, quattro MGU-K e MGU-H, due accumulatori di energia, due centraline elettroniche e otto sistemi di scarico. Superata la soglia consentita, il pilota riceve una penalità di dieci posizioni in griglia, con ulteriori cinque per ogni sostituzione successiva. In caso di superamento complessivo di quindici posizioni, la partenza avviene dal fondo.
Gestione tecnica e strategie di sopravvivenza
Per evitare queste sanzioni, le squadre pianificano con cura l’utilizzo delle componenti, scegliendo con attenzione in quali circuiti montare elementi nuovi, spesso preferendo tracciati come Monza o Spa, dove la potenza è determinante. Tuttavia, imprevisti come guasti meccanici o incidenti possono costringere a bruciare anticipatamente un motore o una parte della power unit. Con oltre l’80% della stagione ormai alle spalle, il rischio aumenta: ogni team deve bilanciare performance e affidabilità, perché spingere oltre il limite può significare compromettere l’intero weekend di gara. Finora, diversi piloti tra cui Hamilton, Tsunoda, Alonso e Gasly hanno già scontato penalità, ma ora anche i tre contendenti al titolo potrebbero trovarsi in situazioni delicate.
Norris il più esposto tra i contendenti
Tra i favoriti, è proprio Lando Norris a destare le maggiori preoccupazioni. Il ritiro di Zandvoort, causato da un guasto a una linea dell’olio, ha sollevato dubbi sulla disponibilità di componenti integre nel suo pacchetto. In casa Red Bull, invece, Max Verstappen ha consumato ben sette degli otto sistemi di scarico concessi, mentre McLaren sembra aver gestito meglio la situazione di Piastri. Con ancora quattro gare e una Sprint nel calendario, ogni scelta tecnica potrà pesare come un macigno. In un campionato così equilibrato, una sola penalità in griglia potrebbe decidere chi, tra Norris, Piastri e Verstappen, alzerà il trofeo a fine stagione.
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