Durante il Gran Premio degli Stati Uniti, un episodio in apparenza minore ha scatenato un acceso dibattito nel paddock. La FIA ha multato Red Bull di 50.000 euro per essere rientrata in un’area vietata dopo l’inizio del giro di formazione. Tuttavia, ciò che ha fatto discutere maggiormente è stato il presunto tentativo di un membro del team di rimuovere il nastro adesivo utilizzato da McLaren per indicare a Lando Norris il punto esatto dove allinearsi sulla griglia di partenza. Nonostante l’interferenza, Norris è riuscito a posizionare la sua monoposto senza problemi, ma l’episodio non è passato inosservato agli altri piloti.

Sainz difende la correttezza sportiva

A distanza di una settimana, Carlos Sainz ha espresso apertamente la propria opinione sulla vicenda, sottolineando l’importanza dei valori nello sport. “So bene cosa farei se fossi il team principal della Red Bull”, ha dichiarato il pilota ai media in Messico. Secondo Sainz, un comportamento del genere mina lo spirito di lealtà che dovrebbe caratterizzare la Formula 1: “Quel nastro serve semplicemente per aiutare un pilota ad allinearsi correttamente, non offre alcun vantaggio competitivo. È una questione di correttezza, non di performance.” Lo spagnolo ha inoltre ricordato come in passato abbia guidato vetture prive di punti di riferimento visivi e quanto sia utile avere un supporto come quello utilizzato da McLaren per garantire sicurezza e precisione.

Un tema da affrontare nei briefing futuri

Sainz ha poi aggiunto che il tema verrà probabilmente discusso nel prossimo incontro tra i piloti in Qatar, dove si parlerà più in generale delle linee guida sportive e della loro applicazione. “Un riferimento visivo non è una scorciatoia, ma un elemento base del nostro lavoro. È fondamentale che tutti comprendano la differenza tra regole e linee guida, perché non tutto può essere interpretato allo stesso modo”, ha concluso. Il pilota della Williams ha così richiamato l’attenzione non solo sull’episodio in sé, ma anche sulla necessità di preservare i principi di correttezza e rispetto reciproco all’interno del paddock, valori che, a suo dire, devono restare al centro dello sport.

Sezione: News / Data: Ven 24 ottobre 2025 alle 15:31
Autore: Francesco Franza
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Francesco Franza
Ho 37 anni, sono nato e cresciuto a Roma e mi sono laureato in Comunicazione e Multimedialità presso l’Universitas Mercatorum con 107/110. Lavoro come IT Support Professional, ma collaboro con F1-News.eu per costruire la mia carriera nella comunicazione, la mia più grande passione. Amo i motori da sempre e i trionfi di Schumacher in Ferrari
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