Mauro Coppini, intervenuto sulle colonne del Corriere dello Sport, ha espresso un giudizio severo sulla Formula 1 moderna, accusata di aver perso il coraggio di gareggiare realmente sul bagnato. Secondo Coppini, la scelta di evitare le corse in condizioni difficili è comprensibile per motivi di sicurezza, ma solleva un interrogativo più ampio: come è possibile che l’attuale tecnologia non sia ancora in grado di creare una monoposto sufficientemente sicura per affrontare la pioggia in pista?

 

Il giornalista evidenzia inoltre il problema di una sempre maggiore dipendenza dai simulatori e dai calcoli al computer, che finiscono per determinare le gare più che l’abilità del pilota stesso. Questa evoluzione ha contribuito a una distinzione netta tra piloti “antichi”, abituati a rischiare e a guidare nel vero senso della parola, e piloti “moderni”, che si affidano maggiormente alle strategie digitali.

Coppini conclude sottolineando che la vera sicurezza si raggiunge soltanto quando lo spettacolo in pista e la protezione degli atleti corrono insieme, una condizione che oggi sembra minata da questa crescente automatizzazione.

Sezione: News / Data: Lun 28 luglio 2025 alle 10:36
Autore: F1N Redazione
vedi letture
Print