Il Gran Premio d’Italia non è stato solo uno spettacolo in pista, ma anche un termometro della tensione crescente che attraversa la tifoseria Ferrari. Dopo gli insulti social rivolti ad Andrea Kimi Antonelli in Olanda per il contatto con Charles Leclerc, a Monza si sono visti altri episodi: i fischi rumorosi a Lando Norris durante il podio, contrapposti all’ovazione per Max Verstappen, applaudito anche per le sue dichiarazioni sincere su un eventuale futuro in Ferrari. Un contrasto che fotografa la “rabbia” di un pubblico stanco di aspettare: l’ultimo titolo mondiale risale al 2007 con Kimi Raikkonen, e per molti giovani tifosi quella vittoria è ormai un ricordo lontano o mai vissuto direttamente.

Monza ha mostrato un pubblico diviso tra entusiasmo e frustrazione, con comportamenti che hanno ricordato più da vicino le curve calcistiche che la tradizione motoristica. Fischi, cori e reazioni emotive raccontano una generazione di appassionati cresciuti con la Formula 1 dei social, delle sprint race e delle clip epiche sui telefoni, che sogna di vivere almeno una volta l’emozione di una Ferrari campione del mondo. Per chi era troppo piccolo nel 2007, o addirittura non c’era, la frustrazione è doppia: seguire la Rossa senza mai vederla trionfare a livello iridato. È in questo vuoto di risultati che attecchisce un tifo acceso, a volte esasperato, che trasforma ogni occasione mancata in un boomerang emotivo, come dimostrato dai cori e dai fischi di Monza.

L’arrivo di Lewis Hamilton a Maranello aveva acceso grandi speranze, ma la stagione 2025 ha finito per certificare un ennesimo passo indietro. La Ferrari, pur in crescita, resta dietro a McLaren e alla Red Bull di Verstappen, e ogni podio mancato diventa una ferita aperta. Monza lascia dunque in eredità più amarezza che orgoglio, con la sensazione di un’occasione persa davanti al pubblico di casa. Sullo sfondo si avvicinano i nuovi regolamenti tecnici, che dovrebbero cambiare il volto della Formula 1, ma tra i tifosi serpeggia la paura che possano trasformarsi in un colpo al cuore, sancendo l’ennesima rivoluzione a cui la Ferrari potrebbe non farsi trovare pronta. La passione resta intatta, ma la distanza dai rivali pesa come non mai, alimentando una tensione che il tempo non riesce a placare.

Mirko Borghesi

Sezione: News / Data: Lun 08 settembre 2025 alle 10:32 / Fonte: Mirko Borghesi
Autore: F1N Redazione
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