La doppia esclusione di Lando Norris e Oscar Piastri a Las Vegas ha riportato al centro dell’attenzione la rigidità estrema delle norme tecniche. Le loro vetture sono state cancellate dalla classifica per un’usura del fondo leggermente superiore ai limiti, una violazione che la FIA stessa ha definito non intenzionale. Andrea Stella ha giudicato la punizione “non proporzionata”, pur riconoscendo che concedere margini interpretativi avrebbe generato “solo più caos”. Il team principal ha ricordato che “mancano criteri che distinguano errori minimi da tentativi reali di aggirare il regolamento”, e che questa lacuna andrebbe colmata per evitare conseguenze eccessive in casi come questo.

Piloti divisi ma regola irrinunciabile

Diversi avversari hanno mostrato empatia, ma pochi hanno appoggiato un allentamento del regolamento. Charles Leclerc ha spiegato che “nessuno cerca di essere illegale, si prova solo a stare al limite”, sottolineando come variabili imprevedibili, vento, asfalto irregolare, altezze minime, possano alterare i calcoli dei team. Nonostante ciò, il ferrarista non toccherebbe la norma: la prestazione attuale dipende in modo cruciale dall’aerodinamica del fondo, e ampliare la tolleranza creerebbe zone d’ombra facilmente sfruttabili. Alexander Albon ha riassunto il problema: “Abbassare la macchina di un millimetro può cambiarti il giro”.

Perché la linea dura resta necessaria

Una regola più elastica porterebbe a un effetto indesiderato: arrivi provvisori, ricorsi infiniti e risultati modificati ore dopo la gara. È esattamente ciò che pubblico e organizzatori vogliono evitare. Le verifiche tecniche, per quanto spietate, sono l’unico argine a discussioni interminabili e interpretazioni creative. Il caso McLaren dimostra quanto sia fragile l’equilibrio tra ricerca della performance e rispetto dei limiti, ma conferma anche che una linea uniforme è l’unica garanzia di equità per tutti. La tolleranza zero è dura, sì, ma senza di essa la Formula 1 rischierebbe di perdere credibilità a ogni bandiera a scacchi.

Sezione: News / Data: Ven 28 novembre 2025 alle 10:06
Autore: Francesco Franza
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Francesco Franza
Ho 37 anni, sono nato e cresciuto a Roma e mi sono laureato in Comunicazione e Multimedialità presso l’Universitas Mercatorum con 107/110. Lavoro come IT Support Professional, ma collaboro con F1-News.eu per costruire la mia carriera nella comunicazione, la mia più grande passione. Amo i motori da sempre e i trionfi di Schumacher in Ferrari
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