Il team principal della Williams, James Vowles, è tornato a parlare della questione legata al diritto di revisione esercitato in seguito alla penalità inflitta a Carlos Sainz nel Gran Premio d’Olanda. La scuderia di Grove aveva infatti ottenuto l’apertura del caso, poi vinto, e ora il manager britannico spiega le ragioni di questa scelta.

"Il nostro intento non era tanto legato ai due punti di penalità in sé, quanto alla necessità di stabilire un principio chiaro su come correre in futuro", ha spiegato Vowles. "Al momento ci troviamo di fronte a una situazione poco trasparente, con episodi che vengono valutati in modo non sempre uniforme. In una Formula 1 in cui ci sono venti monoposto racchiuse in pochi decimi, è inevitabile che ci saranno contatti e ruotate: serve chiarezza su ciò che è tollerato e cosa no".

 

Il manager inglese ha sottolineato come il caso sia stato utile più per il dibattito generale che per il risultato immediato: "La parte più importante è che da questa vicenda è nata una conversazione molto costruttiva con la Federazione. Sono emersi spunti che ci permetteranno di avere regole più chiare e linee guida migliori. Questo aiuterà non solo la Williams, ma tutte le squadre, perché ridurrà la possibilità di interpretazioni contrastanti in futuro".

Vowles ha quindi ribadito che la vera vittoria è stata aprire un dialogo in grado di definire meglio i limiti dell’aggressività consentita in pista, un tema cruciale in una Formula 1 che vede gare sempre più combattute e serrate. Una battaglia regolamentare che, a detta del team principal, potrà garantire maggiore coerenza e giustizia sportiva nelle prossime stagioni.

Sezione: News / Data: Ven 19 settembre 2025 alle 14:02
Autore: F1N Redazione
vedi letture
Print