Giuliano Duchessa, firma del Corriere della Sera, ha analizzato il momento della Ferrari e le scelte strategiche che hanno portato la squadra a sacrificare gran parte dello sviluppo 2025 per concentrarsi quasi interamente sul progetto 678, la monoposto del 2026. Una decisione drastica, nata dalla consapevolezza che il divario con la McLaren fosse irrecuperabile nei tempi utili. Le indicazioni arrivate dall’area tecnica parlano di un lavoro profondo su telaio e guidabilità, con soluzioni che potrebbero sorprendere tutto il paddock. Il tema centrale è chiaro: la Ferrari ha accettato di vivere un finale di stagione estremamente complicato pur di investire risorse e tempo nel nuovo regolamento. Le parole riportate da Duchessa delineano un quadro preciso sulle ragioni di questa scelta.

Perché la Ferrari ha scelto di fermare lo sviluppo 2025

Secondo quanto riportato da Duchessa, le simulazioni interne hanno convinto Vasseur e il reparto tecnico che continuare a sviluppare la SF-25 non avrebbe portato benefici concreti. Il guadagno stimato per ogni mese di lavoro era nell’ordine di mezzo decimo, una cifra troppo bassa per accorciare il distacco da McLaren, che invece era in grado di trovare due o tre decimi nello stesso periodo. In altre parole, l’aritmetica non lasciava scampo. Il rischio di inseguire senza risultati avrebbe solo rallentato il progetto 678, considerato prioritario per tornare competitivi nel nuovo ciclo regolamentare. La valutazione, per quanto dolorosa, ha portato a una scelta netta: accettare un 2025 in difficoltà, spostando quasi tutto sul progetto successivo. Una strategia che ricorda decisioni prese in altre epoche della Formula 1, quando alcune squadre hanno preferito lasciare andare una stagione per prepararsi a un reset regolamentare.

Il progetto 678 nasce dal telaio e dalla guidabilità

Il focus principale del lavoro Ferrari riguarda la struttura portante della vettura. Duchessa spiega che la squadra ha dedicato la maggior parte delle risorse al telaio e ad alcune soluzioni di guidabilità, ritenute fondamentali per interpretare il nuovo regolamento 2026. L’obiettivo dichiarato è quello di realizzare una monoposto più comunicativa, più stabile, più efficiente nelle fasi di accelerazione e nei cambi di direzione. Aspetti che negli ultimi anni sono mancati e che hanno creato difficoltà sia a Leclerc che a Hamilton. Il reparto tecnico ritiene che le nuove norme offriranno margini per innovazioni importanti, soprattutto nell’interazione tra power unit e dinamica veicolo. La decisione di puntare su concetti forti, piuttosto che su un’evoluzione conservativa, racconta l’ambizione del progetto 678. È una scommessa a lungo termine, che richiede coraggio e una visione molto chiara dei propri limiti e dei punti di forza da costruire.

Diego Tondi definisce il concetto aerodinamico, attese soluzioni sorprendenti

Un punto chiave dell’analisi di Duchessa riguarda il lavoro dell’area aerodinamica guidata da Diego Tondi, che avrebbe già definito il concetto principale della Ferrari 2026. Le prime indiscrezioni parlano di un approccio aggressivo, molto diverso dalle geometrie viste negli ultimi anni e probabilmente orientato a sfruttare al massimo i nuovi limiti imposti dalla FIA. Duchessa riferisce che a Maranello c’è la convinzione che alcune delle soluzioni sviluppate possano sorprendere l’intero paddock al momento del lancio. La presentazione invernale sarà dunque il primo vero banco di prova per capire se la scelta di sacrificare il 2025 avrà avuto senso. La Ferrari arriva a questo passaggio con molte pressioni, ma anche con la consapevolezza di aver investito tutto nel nuovo ciclo regolamentare. La domanda che Duchessa pone è semplice ma decisiva: il sacrificio pagherà davvero? Le prossime settimane inizieranno a dare le prime risposte.

f1 news, ferrari f1, f1, f1 formula 1, f1 oggi

Sezione: News / Data: Gio 04 dicembre 2025 alle 13:40
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
vedi letture
Mirko Borghesi
autore
Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
Print