La Formula 1 negli ultimi anni ha conosciuto una trasformazione radicale: oggi il campionato conta ben 24 appuntamenti e, dal 2021, il format sprint ha aggiunto ulteriore azione nei weekend. Non tutti i piloti, però, vedono di buon occhio questa evoluzione. Tra loro c’è Esteban Ocon, attualmente alla guida della Haas, che non nasconde un certo scetticismo.

“Viviamo in un mondo dove si chiede sempre più spettacolo, sempre più gare” spiega il francese. “Da pilota non mi lamento: amo correre e lo farei anche ogni giorno. Ma quella sensazione di attesa che avevo da ragazzo, oggi, con così tanti Gran Premi, si è un po’ persa.”

Ocon ricorda con nostalgia l’infanzia, quando il weekend di gara era un evento speciale: le qualifiche al sabato, l’attesa della domenica e infine il Gran Premio, un momento capace di rendere unica l’intera settimana. “Ora invece si corre quasi ogni weekend, e con la sprint c’è azione già dal sabato. Forse è troppo” aggiunge.

Il pilota porta anche un paragone curioso: “È come quando guardiamo una serie su Netflix. Se gli episodi escono tutti insieme, li consumiamo subito e poi passiamo oltre. Così rischia di accadere anche con la Formula 1: troppa offerta, meno attesa.”

Oltre al calendario fitto e agli sprint, Ocon guarda con perplessità anche all’idea della griglia invertita, ipotesi discussa da tempo. “Sarebbe artificiale. La Formula 1 deve restare pura: vince il più veloce, la squadra migliore. Una griglia invertita può aumentare lo spettacolo, ma snaturerebbe la competizione.”

In conclusione, Ocon ribadisce che una gara classica è troppo lunga per simili esperimenti: “Per la domenica non lo vedrei mai. Forse nello sprint può avere un senso, ma il cuore della Formula 1 non dovrebbe cambiare.”

 
Sezione: News / Data: Lun 29 settembre 2025 alle 07:30
Autore: Francesco Franza
vedi letture
Print