Max Verstappen torna a parlare del futuro della f1 e lo fa con un’analisi diretta, quasi chirurgica, su ciò che secondo lui serve per riportare la categoria verso un equilibrio più sano. Intervistato dal canale YouTube 1Password, il quattro volte campione del mondo ha delineato una visione molto chiara: ridurre, semplificare, alleggerire. Per Verstappen, il Mondiale attuale è diventato troppo esteso, troppo frammentato e spesso costruito su format che non valorizzano né i piloti né lo spettacolo. Un parere che arriva in un contesto in cui la Formula 1 sta continuando ad allargare la propria presenza globale, spingendo però i protagonisti a confrontarsi con un calendario che sembra non avere più limiti. Le parole dell’olandese si inseriscono così in un dibattito sempre più acceso sul futuro della disciplina e sulla necessità di ridurre il carico complessivo di un campionato ormai infinito nella f1 oggi.

Weekend più corti e meno cittadine: la ricetta di Verstappen

Il primo passaggio tocca il cuore del problema: il numero di gare. La frase di Verstappen è stata secca e inequivocabile: "serve un calendario con meno appuntamenti, senza un’esagerazione di piste cittadine e con un weekend molto più semplice da gestire". Secondo lui, l’esperienza attuale è eccessivamente compressa, con trasferte interminabili e un carico fisico e mentale che rischia di logorare piloti e team. A questo si aggiunge la critica alle piste cittadine, considerate troppo frequenti e non sempre adatte a mettere in risalto le qualità delle monoposto moderne. L’olandese sostiene un ritorno ai circuiti veri, quelli tecnicamente impegnativi e costruiti intorno allo sport, non allo spettacolo forzato. La sua proposta va nella direzione di un equilibrio più classico, in cui meno eventi significano weekend più intensi ma più sostenibili per chi corre.

Via le Sprint, una sola prova libera: “tornare all’essenza della F1”

Altro punto centrale della visione di Verstappen riguarda il format del fine settimana. Il pilota Red Bull ha proposto di eliminare completamente le Sprint, considerate un’aggiunta artificiale che spezza il ritmo naturale della gara. Ha suggerito un weekend strutturato così: una sola sessione di prove libere, un’unica qualifica e la gara. Nessun orpello, nessuna complicazione. La sintesi del suo pensiero è stata semplice e potente: "vorrei un weekend di due giorni, una sessione per lavorare sulla macchina, una qualifica vera e una gara vera". Una visione spartana ma coerente con la sua idea di sport, che punta a ridare centralità alla domenica e a ridurre l’effetto di format che spesso complicano la lettura strategica delle gare. 

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Sezione: News / Data: Gio 20 novembre 2025 alle 14:41
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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