Il Gran Premio di Miami di Formula 1 è alle spalle. Davanti c'è quello di Barcellona, in cui la Ferrari dovrebbe portare i tanto attesi aggiornamenti in grado di controbattere alle prestazioni della Red Bull. Ai microfoni di www.f1-news.eu, è intervenuto Gian Carlo Minardi, storico patron dell'ominima scuderia, e Presidente della Commissione Monoposto FIA.
Un giudizio sul layout di Miami
"Io sono anzianotto, lo spettacolo di contorno non mi piaceva neanche quando ero in Formula 1 con la Minardi. Non andavo dietro al glamour allora, figuriamoci ora. La pista è deludente, non è un circuito da Formula 1. Se questo attrae il pubblico USA, diverso da quello Europeo, è poi un'altra questione. Tra l'altro la gara è stata estremamente monotona. Si aspettavano più Safety Car, ce n'è stata solo una. Quindi partenza, via, e appena Verstappen ha passato Leclerc, il resto del Gran Premio è andato sui binari"-
Pista quindi bocciata? E' da Formula E come dice Alonso?
"Io dico solo che non mi piace. Un circuito cittadino che però è molto veloce. Io lavoro nella sicurezza a Imola, dove facciamo importanti investimenti per stare sempre al passo coi tempi, poi devo osservare un Gran Premio dove la sicurezza va a farsi benedire. Sono stati fortunati che gli incidenti, avvenuti quasi tutti alla stessa curva nelle prove, non siano avvenuti uno dopo l'altro in gara. Se succedeva qualcosa di simile nei primi giri, la gara sarebbe finita lì. Se la gente vuole questo rimango allibito".
C'è chi incolpa Sainz per non aver chiuso in partenza Verstappen
"Il vantaggio è dalla parte della Red Bull. Questo viene prima di tutto. Lo hanno sottolineato anche Leclerc e Binotto. La Red Bull è più performante. Nel giro secco abbiamo Leclerc, e questa volta Sainz, che hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo. Su un giro secco lo puoi fare. Nei long-run di 60 giri però, avere 2-3 decimi di distacco, è diverso. Puoi anche partire bene e chiudere Verstappen, ma poi non ci fai niente alla distanza. Sainz partiva tra l'altro dal lato sporco, aveva poco grup. Ha fatto il suo dovere in un team che lotta anche nel mondiale costruttori, tenendo dietro Perez. La realtà al momento è questa".
Come può recuperare la Ferrari?
"La Ferrari si è fatta trovare pronta nelle prime tre gare, più degli altri. I concorrenti però hanno portato poi degli aggiornamenti che hanno dato ragione al loro lavoro. Vedremo cosa sarà capace di portare la Ferrari a Barcellona, avendo dalla sua il vantaggio dell'affidabilità".
E Mercedes?
"Sono mancati all'appello. Peccato, potevano diventare il terzo incomodo e disturbare anche i numeri 1. Hamilton deluso? Russell ha fatto un gran colpo, ma non dimentichiamoci che è stato aiutato dalla Safety Car e da una buona strategia di Mercedes, cosa che non è valsa per Hamilton. In questo momento Russell lo sta mettendo in difficoltà, ma non è una sorpresa. Un giovane, che viene da un team che ha faticato a tenere la macchina in pista, riesce a lottare con più facilità su questa monoposto rispetto a un sette volte campione del mondo abituato ad avere importanti distacchi da chi lo inseguiva. Hamilton dovrà rimboccarsi le macchina e sperare, perchè lui senza la macchina al 100% non riesce a ottimizzare la prestazione".
Chiusura su Schumacher, che peccato aver buttato all'aria quei punti...
"Schumacher deve fare un reset a medio\lungo termine. E' voluto andare oltre le sue possibilità e quando succede sei pericoloso. Ha rovinato la sua gara e quella di Vettel. Deve riflettere un attimo. Ha fatto vedere un leggero miglioramento nelle qualfiiche e ha avuto un divario da Magnussen minore. Però poi deve portare a casa auto e punti".
Autore: F1N Redazione
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