Quando la Formula 1 cambierà volto nel 2026, tutte le attenzioni saranno rivolte anche alla Mercedes. Oltre alle nuove regole aerodinamiche, infatti, anche i propulsori subiranno modifiche importanti. E se il ricordo del 2014, anno della rivoluzione ibrida e dell’inizio del ciclo vincente Mercedes è ancora vivo, Toto Wolff invita alla cautela: la situazione sarà molto diversa.

Secondo il team principal, la differenza rispetto al passato è che ora la concorrenza interna è molto più agguerrita. Non è un caso che McLaren, scuderia cliente, sia già davanti al team ufficiale da diverse stagioni. Inoltre, dal 2026 anche Alpine monterà il motore Mercedes, con la possibilità di sfruttare più tempo in galleria del vento grazie al sistema di compensazione previsto dal regolamento.

Wolff sottolinea che “avere il miglior motore non garantisce più il titolo mondiale”: occorre un telaio competitivo, capace di sfruttare al meglio la power unit. Le limitazioni di budget, inoltre, impediscono di colmare i gap semplicemente investendo più risorse economiche.

Non solo McLaren, ma anche Williams e Alpine potrebbero quindi diventare rivali diretti della Mercedes. L’esempio della squadra di Woking lo dimostra: oggi battere i team clienti non è più un automatismo.

George Russell, da parte sua, resta fiducioso sul lavoro svolto a Brixworth: “Negli ultimi dieci anni la Mercedes ha sempre avuto il miglior motore, non credo che questo cambierà”. Ma lo stesso pilota britannico riconosce che la differenza non si giocherà solo sulla potenza del propulsore.

Il 2026, insomma, si preannuncia come una stagione di grande incertezza: la Mercedes vuole tornare al vertice, ma per riuscirci dovrà prima superare i suoi stessi partner.

Sezione: News / Data: Mar 16 settembre 2025 alle 06:00
Autore: Francesco Franza
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