Nel commentare l’andamento di Oscar Piastri ai microfoni di Bein Sports, Romain Grosjean ha messo in luce uno degli aspetti più complessi della stagione del giovane australiano: la discontinuità. L’ex pilota Haas ha ammesso di aver faticato a leggere il percorso di crescita del pilota McLaren, soprattutto alla luce di quanto mostrato nella prima parte dell’anno. Prima della pausa estiva, Piastri sembrava lanciato verso una consacrazione definitiva, con prestazioni solide e una naturalezza che lasciava intravedere un futuro da protagonista stabile ai vertici della Formula 1.

Le sensazioni di Grosjean emergono con chiarezza dalle sue dichiarazioni, riportate integralmente: 

“Chi proprio non sono riuscito a decifrare quest’anno è stato Oscar Piastri. Prima della pausa estiva era davvero impressionante, ma dopo Monza, per un periodo di quattro o cinque gare, pareva che al volante ci fosse qualcun altro al posto suo, forse un suo parente. In Qatar, però, abbiamo rivisto il vero Oscar: velocissimo, pole position e prestazioni al top. Non ha portato a casa la vittoria, ma poco importava in quel weekend: il Piastri che conoscevamo era tornato. Anche ad Abu Dhabi ha mostrato una buona consistenza, ma ormai il distacco era diventato troppo ampio. Resta comunque un ragazzo molto giovane, con pochi anni in Formula 1 alle spalle. Ha fatto vedere ottime cose e ha ancora tanto potenziale da esprimere. Questa stagione gli servirà da esperienza. Ha vissuto un periodo difficile, in cui non è riuscito a tenere il livello che si aspettava, ma se saprà valorizzare i suoi punti forti e sistemare ciò che non ha funzionato, ha tutte le qualità per diventare campione del mondo.”

Al di là dei risultati immediati, il giudizio complessivo resta quindi orientato al lungo periodo. Le difficoltà affrontate da Piastri non vengono lette come un limite strutturale, ma come una tappa quasi obbligata nel percorso di crescita di un pilota ancora giovane. La vera sfida, per il futuro, sarà trasformare queste oscillazioni in esperienza, trovando continuità e solidità mentale: due elementi che, insieme al talento già dimostrato, possono fare la differenza nella corsa verso l’élite assoluta della Formula 1.

 
Sezione: News / Data: Gio 18 dicembre 2025 alle 21:10
Autore: Francesco Franza
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Francesco Franza
Ho 37 anni, sono nato e cresciuto a Roma e mi sono laureato in Comunicazione e Multimedialità presso l’Universitas Mercatorum con 107/110. Lavoro come IT Support Professional, ma collaboro con F1-News.eu per costruire la mia carriera nella comunicazione, la mia più grande passione. Amo i motori da sempre e i trionfi di Schumacher in Ferrari
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