Lando Norris è campione del mondo e l'ha fatto alla sua maniera. L'inglese è diventato uomo in queste ultime due stagioni, quando la McLaren gli ha dato una macchina per farlo. Ha dovuto attraversare mille patimenti, social e non, prima di interrompere l'era di Max Verstappen, eroico nel suo rimanere in corsa anche senza mezzi. La firma di Daniele Sparisci del Corriere della Sera ha dipinto così il profilo del nuovo campione del mondo.

"Sul tetto dell’hospitality McLaren, la scena è da sogno. Cisca Norris, la mamma del nuovo campione del mondo, salta di gioia vestita in papaya e abbraccia Jackie Stewart esclamando: «Oh my God!». Poco più in là, la fidanzata Margarida “Magui” Corceiro – modella portoghese – si sistema l’acconciatura perfetta nel suo elegante abito nero. Il paddock sembra una passerella: c’è anche Jannik Sinner, arrivato a Yas Marina a bordo di una Mercedes guidata da Kimi Antonelli.
Nel frattempo, Adam Norris, il padre di Lando, segue la gara da solo, come faceva ai tempi dei kart. Da giovane, aveva costruito uno dei fondi pensione più importanti del Regno Unito e l’aveva venduto a 35 anni per centinaia di milioni. Tutto per vivere il sogno del figlio.

Tra le lacrime, le prime parole di Lando sono per loro: «Avete reso i miei sogni possibili, voi e la mia squadra. Guardate come piango, sembro un perdente… Pensavo di potermi trattenere, ma non ci sono riuscito. Sono felice per tutte le persone che sto facendo piangere».
Da bambino voleva essere l’erede di Valentino Rossi, ma la famiglia lo convinse ad abbandonare le moto per passare alle quattro ruote. È stato l’inizio della sua vera storia.

Molti lo consideravano un “figlio di papà”, troppo ricco per avere fame di vittoria. Altri lo giudicavano fragile. Eppure, Norris ha vinto prima di tutto contro se stesso. Dopo una prima parte di stagione in ombra rispetto a Oscar Piastri, l’australiano soprannominato “Iceman II”, ha reagito con forza quando tutto sembrava perduto.
A fine agosto in Olanda, Piastri aveva 34 punti di vantaggio. Ma nei momenti decisivi, è Lando ad avere la meglio, difendendo con intelligenza il margine necessario all’ultimo GP. Gli basta un terzo posto: il titolo è suo. «Piango, ma sono felice», dice a caldo tra le lacrime, «sto realizzando un sogno».
A crederci fino in fondo, oltre a lui, anche Zak Brown e Andrea Stella, che lo hanno difeso nei momenti più duri: «Sono contento di poter restituire alla squadra un po’ della gioia che mi ha dato», racconta il 27enne di Bristol, città che ha dato i natali anche ai Massive Attack, la band simbolo del trip-hop.

Norris ha sempre rifiutato di cambiare il proprio stile di guida, nonostante le pressioni: «Per anni mi dicevano di essere più aggressivo, un po’ come Verstappen, ma io sono rimasto me stesso. Ho vinto cercando di essere un pilota onesto, felice di aver trionfato alla “maniera di Lando”».
Una filosofia che Andrea Stella ha riassunto così: “Ha vinto senza rinnegarsi”.

Un cambio d’epoca. Con il titolo di Norris, si chiude un capitolo della Formula 1. Le monoposto ad effetto suolo andranno in pensione e le nuove vetture sono già in arrivo. Saranno rivoluzionarie, e la Ferrari ha puntato tutto su questo cambio regolamentare: un altro anno senza risultati non sarà ammesso. Ma la rivoluzione di Lando Norris è già avvenuta. Ha cambiato la Formula 1 senza cambiare se stesso.

Sezione: News / Data: Lun 08 dicembre 2025 alle 13:03
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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