É l’ottavo appuntamento quello che sancisce il definitivo passaggio di consegne nei rapporti di forza di questo mondiale: è la Red Bull la scuderia da battere e mai come quest’anno la Mercedes deve rincorrere. Mai nell’epoca power unit la Mercedes era rimasta a secco per quattro gare consecutive e l’ultima è stata netta. Max Verstappen ha vinto da vero tiranno e settimana prossima potrebbe aumentare il suo vantaggio. La Ferrari continua nel suo mondiale che somiglia sempre di più il gioco dell’oca e i giovani talenti della nuova generazione ci ricordano quanto sono e saranno forti. Nessun spostamento nel nostro power ranking che non rispecchierà quelle che sono le due classifiche mondiali, ma è una sorta di valore assoluto delle dieci scuderie e degli attuali rapporti di forza.

1.Red Bull (-): Ad un soffio dal doppio podio, ma Max Verstappen regala la prestazione più convincente della sua carriera, timbra il terzo successo al Red Bull Ring e mette un altro mattoncino in questa lotta mondiale. Ora sono diciotto i punti di distacco e sono frutto di una gara in cui l’olandese è stato perfetto nella gestione, ritmo e spietatezza. Un livello implacabile che anche Lewis Hamilton ha sofferto. Arriva corta di un giro la rimonta di Sergio Perez ai danni di Valtteri Bottas. Il messicano è sempre più una presenza fissa nelle zone alte e la pressione nei confronti della Mercedes aumenta.

2. Mercedes (-): La pressione aumenta eccome e, nonostante la tranquillità che tutti gli uomini Mercedes vogliono mostrare davanti alle telecamere, la situazione potrebbe peggiorare. Possibile che Red Bull settimana prossima sia così forte, ma oggi addirittura la Ferrari era sullo stesso passo della Mercedes. Segno dell’ottimo lavoro di Maranello, ma anche di una Mercedes poco brillante. Alla fine ne piazza due sul podio, ma sembra più per circostanze che per reali meriti. Il distacco tra i top 2 è praticamente un soffio di fiato. Attenzione a non soffiare troppo sul fuoco però.

3. Ferrari (-): La Ferrari non riesce ad unire pranzo e cena. Ha un credito con la fortuna la Rossa aperto da inizio stagione e il contatto al primo giro tra Leclerc e Gasly non fa che aumentarlo. È necessario e cruciale che la Ferrari riesca a trovare un punto di equilibrio sconosciuto nei tre anni della gestione Binotto. Troppi alti e bassi, troppa discontinuità in base ai circuiti, ma anche interna allo stesso weekend in cui raramente si riesce ad accoppiare un’ottima qualifica ad un altrettanto ottima gara. Bisogna sempre sacrificare qualcosa e stavolta è stata la qualifica perchè oggi c’era il passo da podio, ma la qualifica non era neanche da Q3, centrata solo grazie ad un fenomeno come Leclerc. Quest’anno deve essere tutto propedeutico per il 2022 ma serve equilibro per aprire un ciclo dominante.

4. McLaren (-): Se la Ferrari ha un credito con la Fortuna, l’altra parte della medaglia è la McLaren. Non fraintendiamo, la McLaren ha trovato una solidità che la Ferrari va ancora ricercando e il distacco tra le due non così ampio solo perchè gli inglesi girano praticamente con una guida sola. Ma per quanto visto in pista non è la prima volta che la McLaren avanti ad una Ferrari che ha un passo più veloce di lei. Il merito è di un Lando Norris secondo solo a Verstappen in quanto prestazioni, capace di unire splendidamente il sabato e la domenica e di gestire la gara. Impressionante l’inglese.

5. Alpha Tauri (-): Un solo punto per la scuderia italiana che si ritrova spuntata della sua stella dopo neanche un rettilineo. Dopo Max e Lando, il terzo miglior pilota della stagione è Pierre Gasly che centra l’ennesima grande qualifica. Poi la gara è francamente ingiudicabile. Il motore Honda però ben si adatta al Red Bull Ring e quindi anche Yuki Tsunoda performa sia in qualifica centrando la sua terza Q3 in carriera sia battagliando in un centro griglia feroce, prendendosi un altro punto. È il pilota con meno punti dei primi sei team, ma è anche quello con meno esperienza e va coccolato e bippato il talentino nipponico.

6. Aston Martin (-): Stavolta è il turno di Lance Stroll ad essere il leader dell’Aston Martin. Vettel rimane intrappolato in Q2 e poi nei vari trenini di centro griglia. Il momento clou è stato il corpo a corpo con Leclerc perchè per difendere forte sull’ex compagno è andato a spiattellare la gomma con due bloccaggi, complicando ulteriormente una gara complicata. Stroll, invece, parte con la rossa, continua a gestire in maniera egregia le ruote e alla fine non può fare nulla con la Ferrari, ma il pilota meno forte (Tsunoda) e la scuderia meno forte (Alpine con Alonso) se li mette dietro.

7. Alpine (-): AAA cercasi Ocon. Dal rinnovo contrattuale l’ex Racing Point è scomparso dalle zone che contano della gara e in quel momento lo spazio se l’è presa quel vecchio volpone di Fernando Alonso che lotta, sgomita, rende la vita dura a Leclerc per farsi sorpassare (se vuoi inventati il capolavoro sull’esterno) e porta a casa punti. Dopo l’interessante 2020, nel 2021 i francesi sono scomparsi e devono ritrovare Ocon già da settimana prossima.

8. Alfa Romeo (-): In occasione del centoundicesimo della scuderia, l’Alfa Romeo si sarebbe voluta regalare almeno un punto. Kimi Raikkonen ci ha provato, ci ha provato eccome ed è arrivato corto. 11° dietro Tsunoda e una situazione che difficilmente poteva essere migliore di questa. Antonio Giovinazzi finisce nel tritacarne micidiale dell’incidente di Gasly che ha pregiudicato la gara di quattro piloti. Da notare però che l’italiano ha battuto ancora una volta Kimi in qualifica.

9. Williams (-): Questa settimana abbiamo iniziato a stilare le classifiche dei migliori piloti. Non sappiamo in che posizione, ma sicuramente George Russell vale una posizione molto alta. Ottava Q2 su otto, Q3 sfiorata di un nulla, partenza straordinaria e nel momento migliore, in cui l’inglese era settimo, arriva il problema alla pompa idraulica a distruggere i sogni di gloria di Russell. Un fenomeno su una macchina scarsa. Latifi è il quarto incidentato con Gasly e Leclerc.

10. Haas (-): Una lotta da ultima piazza. Anche feroce tra Mazepin e Scumacher, ma c'è poco da riferire su una scuderia dal livello sconcertante. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 28 giugno 2021 alle 10:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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