Il DRS vive la sua ultima giornata in Formula 1 dopo un lungo percorso iniziato nel 2011. Il primo pilota ad azionarlo fu Jenson Button, l’ultimo a sfruttarlo per completare un sorpasso è stato Lance Stroll, mentre l’ultimo ad attivarlo in assoluto è stato Andrea Kimi Antonelli ad Abu Dhabi. Si chiude così un’epoca che ha cambiato profondamente il modo di correre e che dal 2026 scomparirà definitivamente con i nuovi regolamenti tecnici.

Un dispositivo nato per aumentare lo spettacolo

Quando nel 2011 venne introdotto il DRS, l’obiettivo era chiaro: aumentare i sorpassi e ridurre l’effetto scia provocato dall’aerodinamica delle monoposto moderne. La Formula 1 arrivava da stagioni in cui chi era davanti poteva difendersi senza difficoltà, rendendo spesso la corsa poco movimentata. Con l’ala posteriore mobile, la categoria ha trovato un mezzo per agevolare chi seguiva, rendendo ogni rettilineo potenzialmente decisivo nella lotta di gara. Dal primo test in pista a Melbourne, con Button a inaugurare il sistema, fino agli anni recenti, il DRS ha regalato centinaia di duelli, rimonte e strategie imprevedibili. Se da un lato ha reso le gare più dinamiche, dall’altro non è mai mancato il dibattito su quanto fosse artificiale e su come condizionasse il valore del sorpasso rispetto alla pura abilità del pilota.

Gli ultimi protagonisti del DRS

Il rettilineo di Yas Marina è diventato il palcoscenico definitivo per una pagina storica. Lance Stroll è stato l’ultimo pilota a sfruttare il DRS in modo vincente, finalizzando un sorpasso destinato a rimanere simbolico. Poco dopo, Andrea Kimi Antonelli ha attivato l’ala mobile per l’ultima volta nella storia della categoria, chiudendo una sequenza lunga quasi tre lustri. È curioso che la Formula 1 saluti il DRS con un esponente della nuova generazione, un pilota che appartiene a un’epoca che correrà senza questo strumento. 

Dal 2026 cambia tutto

Con i nuovi regolamenti aerodinamici, la F1 ha scelto di eliminare definitivamente l’ala mobile. Non sarà più necessario aprire il flap posteriore per aumentare la velocità sul rettilineo.

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Sezione: News / Data: Lun 08 dicembre 2025 alle 19:06
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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