Il futuro della Ferrari si gioca nel 2026, anno che segnerà l’inizio del nuovo ciclo regolamentare della Formula 1. A Maranello i riflettori sono puntati sul progetto che vedrà la prima monoposto interamente disegnata sotto la supervisione di Loïc Serra, ex Mercedes e oggi responsabile tecnico del Cavallino. Sarà lui a firmare la vettura che dovrà riportare la Rossa ai vertici, sfruttando le nuove regole su power unit e aerodinamica per chiudere un digiuno che dura dal 2007. L’obiettivo dichiarato è trasformare il cambio regolamentare in un’opportunità concreta, riducendo il divario da McLaren e Red Bull, dominatrici dell’attuale stagione. La Ferrari non potrà permettersi errori: il 2026 non rappresenta solo una nuova era tecnica, ma anche un momento cruciale per il futuro sportivo e politico del team.

A rendere ancora più delicato il quadro ci sono le reazioni di Charles Leclerc, apparso sempre più sconsolato dopo l’ennesimo podio mancato a Monza. Il monegasco, legato da un forte vincolo emotivo con la Ferrari, ha ribadito la volontà di lottare fino alla fine ma non ha nascosto la sua frustrazione per una stagione che non ha rispettato le aspettative. La nuova monoposto dovrà quindi non solo essere competitiva, ma anche scacciare i malumori interni e ridare fiducia al pilota simbolo di Maranello. Lewis Hamilton, arrivato per dare esperienza e peso internazionale al progetto, potrà garantire leadership e visibilità, ma sarà fondamentale trattenere un Leclerc motivato e convinto che il 2026 possa davvero segnare la svolta.

L’attesa per la Ferrari è enorme: la tifoseria non tollera più stagioni interlocutorie e il nuovo regolamento viene percepito come l’ultima grande occasione per tornare a lottare stabilmente per il titolo. Leclerc rappresenta il termometro della situazione: se il monegasco continuerà a sentirsi prigioniero di un progetto incompiuto, il rischio che serpeggino malumori ancora più profondi è concreto. Per questo il lavoro di Serra assume un valore doppio: da un lato costruire una macchina all’altezza, dall’altro convincere i piloti che il Cavallino sia davvero pronto a tornare grande. Il 2026, più che un semplice cambio di regolamenti, si presenta come un crocevia decisivo per il futuro della Ferrari, chiamata a spezzare un digiuno che dura ormai da quasi due decenni.

Credit Photo: depositphotos.com

 
Sezione: News / Data: Lun 08 settembre 2025 alle 20:17
Autore: F1N Redazione
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