Nico Hulkenberg ha chiuso il 2025 con un’ottima rimonta nel Gran Premio di Abu Dhabi, partendo dalla 18ª posizione e arrivando a conquistare un nono posto che vale due punti tanto sudati quanto preziosi. Un risultato che testimonia il carattere del pilota tedesco e rappresenta un saluto sentito al team Sauber e al suo fondatore Peter Sauber, che lascia un’eredità importante nel mondo della Formula 1 prima di vedere Hulkenberg trasferirsi in Audi per il 2026.

La rimonta di Abu Dhabi e il bilancio della stagione

Hulkenberg si è detto soddisfatto della prestazione di domenica, sottolineando la difficoltà di risalire la classifica in una gara in cui la maggior parte dei piloti ha un ritmo abbastanza simile. “Partire 18° non è mai semplice e recuperare fino alla nona posizione è motivo di grande soddisfazione,” ha spiegato. “In pista si fa molta fatica a sorpassare, specie quando i valori in campo sono così ravvicinati, quindi sono contento di come abbiamo chiuso l’anno.”

Un addio carico di rispetto per Peter Sauber

L’ultima gara segna anche la chiusura di un capitolo importante: Hulkenberg ha voluto ringraziare Peter Sauber per tutto ciò che ha costruito nel mondo delle corse. “Peter ha una lunga storia nella Formula 1 e merita un grande rispetto per quello che ha fatto,” ha affermato, ricordando l’evoluzione del team nel corso della stagione. Momenti di alti e bassi, ma anche il primo podio e tante gare solide confermano la crescita della squadra. Hulkenberg conclude: “Ora ci prendiamo una pausa per metabolizzare quanto fatto e ci prepariamo per il prossimo capitolo che ci attende.”

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Sezione: News / Data: Mar 09 dicembre 2025 alle 12:28
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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