Le parole prima del weekend in pista aprono l'appuntamento di Interlagos, quart’ultima tappa del Mondiale 2025 di Formula 1. In un campionato ancora apertissimo, con Lando Norris leader della classifica, Oscar Piastri secondo e Max Verstappen terzo a 36 punti, la tappa brasiliana promette spettacolo e tensione. Tra i protagonisti della conferenza dei piloti, Pierre Gasly ha raccontato le sensazioni alla vigilia, con un occhio al futuro e alla ricostruzione in casa Alpine.

Gasly ricorda il suo primo podio e le emozioni di Interlagos

Per il francese, tornare a San Paolo ha sempre un significato speciale. "Interlagos è un posto unico per me, qui ho conquistato il mio primo podio e quell’arrivo in volata fu qualcosa di incredibile. Battere Hamilton, allora su Mercedes, fu un’emozione che non si dimentica", ha raccontato Gasly con un sorriso. Il pilota ha poi ricordato come anche la gara del 2024, caotica e imprevedibile, abbia regalato ricordi intensi: "Lo scorso anno fu tutto pazzesco, Ocon anche finì sul podio e la nostra squadra visse momenti indimenticabili". Guardando al weekend, Gasly ha spiegato come le condizioni atmosferiche potrebbero rimescolare le carte: "Qui il meteo è sempre un fattore, può cambiare tutto in un attimo. Abbiamo visto gare folli in passato e sarà importante saper reagire a ogni situazione". L’Alpine, però, non si nasconde dietro le difficoltà: il pilota francese ha ammesso che la monoposto non è migliorata nelle ultime gare e che il team ha interrotto lo sviluppo per concentrarsi sul futuro.

Uno sguardo al futuro: “2026 sarà un nuovo inizio per Alpine”

Gasly ha parlato apertamente delle difficoltà di questa stagione e della visione a lungo termine del progetto. "Siamo rimasti fermi per scelta, perché stiamo già lavorando intensamente sul 2026. Altre squadre come Haas hanno portato aggiornamenti ad Austin, noi invece abbiamo deciso di investire risorse nel nuovo ciclo tecnico", ha spiegato il francese. Nonostante un’annata complicata, il morale del team resta alto: "In fabbrica tutti stanno dando il massimo, anche con orari folli. È normale provare frustrazione, ma serve guardare al quadro generale. Crediamo nel progetto, e il 2026 potrebbe dimostrare che queste decisioni erano giuste". Il pilota di Rouen, sempre lucido nell’analisi, ha chiuso con una nota di speranza e determinazione: "Non siamo competitivi come vorremmo, ma l’entusiasmo per ciò che stiamo costruendo è reale. Ad Enstone si respira un’energia nuova, e anche se la stagione non è ancora finita, la mente è già proiettata verso il futuro".

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Sezione: News / Data: Gio 06 novembre 2025 alle 16:47
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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