La relazione tra Lewis Hamilton e il suo ingegnere di pista, Riccardo Adami, torna sotto i riflettori dopo le recenti dichiarazioni di alcuni esperti e le indiscrezioni provenienti dal paddock. Sembrava che tra i due si fosse instaurato un rapporto più fluido, soprattutto dopo le difficoltà iniziali, ma l'ultimo capitolo di questa vicenda svela un quadro molto più complesso e meno incoraggiante di quanto apparisse. Secondo alcune fonti, infatti, l'intesa tra Hamilton e Adami sembra attraversare una fase di forte кризe, che potrebbe influenzare non solo le performance del pilota britannico ma anche la strategia complessiva del team.

Critiche e tensioni emergono
Nel corso delle ultime settimane, vari analisti e ex piloti hanno evidenziato segnali di attrito tra Hamilton e Riccardo Adami, specialmente durante alcune comunicazioni radio. Robert Doornbos, ex driver e commentatore, ha sottolineato come il rapporto tra i due sembri mancare di quella sintonia fondamentale per il successo: "Non si percepisce una vera compatibilità tra il pilota e il suo ingegnere, come se mancassero quei automatismi che sono alla base di una comunicazione efficace." Questa critica si aggiunge alle altre accuse di cattiva gestione delle comunicazioni tra Hamilton e Adami, come testimoniato anche da alcuni episodi di radio in cui le istruzioni di Adami sembravano creare confusione e frustrazione nel pilota, specialmente durante le fasi più tese di alcune gare cruciali.

La recente ricaduta sulla performance e le controversie
L'ultimo episodio che ha acceso le discussioni riguarda l'incidente del Gran Premio del Messico, dove Hamilton ha ricevuto una penalità di 10 secondi per un'uscita di pista e successivo vantaggio durevole. La comunicazione tra il pilota e il suo ingegnere, invece di facilitare la gestione della situazione, pare aver acuito le tensioni: "Ricky ha detto che avevamo una penalità di 10 secondi, ma Lewis ha continuato a lamentarsi di non aver capito bene le istruzioni e di aver trovato difficile mantenere la concentrazione," ha spiegato un esperto. La conseguenza è stata un piazzamento finale in ottava posizione, che ha pesantemente compromesso la classifica di Hamilton nella corsa al titolo. La critica più dura arriva da Karun Chandhok, che ha evidenziato come questa gestione possa rivelarsi decisiva sul lungo termine, nel momento in cui ogni dettaglio può fare la differenza tra una vittoria e una delusione.

Sezione: News / Data: Mer 05 novembre 2025 alle 18:11
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
vedi letture
Paolo Mutarelli
autore
Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
Print