La Gazzetta dello Sport ha voluto guardare indietro nel tempo per spiegare perché Max Verstappen, nonostante i 40 punti di distacco da Oscar Piastri, fa bene a crederci ancora. Nella storia della Formula 1, le rimonte impossibili sono una tradizione tanto affascinante quanto imprevedibile.

Da Hamilton a Vettel, i miracoli del Mondiale

Nel 2014 Lewis Hamilton era a -29 punti da Nico Rosberg a sette gare dalla fine: chiuse la stagione da campione con 67 lunghezze di vantaggio. Due anni prima, nel 2012, Sebastian Vettel partiva da -39 su Alonso con sette gare da disputare, e vinse il titolo per soli 3 punti. Ancora Vettel, nel 2010, beffò all’ultimo GP di Abu Dhabi la coppia Alonso-Webber dopo essere stato quarto a -15 punti alla vigilia.

Raikkonen, Piquet e Hunt: la storia si ripete

Nel 2007 Kimi Raikkonen, a -17 punti con due gare al termine, trionfò a Interlagos battendo Hamilton e Alonso per un solo punto, regalando alla Ferrari l’ultimo titolo mondiale dell’era pre-Hamilton. Più indietro nel tempo, nel 1983, Nelson Piquet riuscì a rimontare 14 punti su Alain Prost con la Brabham, mentre nel 1976 James Hunt conquistò il titolo all’ultima gara in Giappone, ribaltando un distacco di 35 punti dopo il drammatico incidente di Niki Lauda.

Il messaggio è chiaro: in Formula 1, nulla è scritto finché c’è un giro da percorrere. Verstappen lo sa bene, e da Austin a Città del Messico il suo obiettivo è chiaro: rendere la storia ancora una volta ciclica.

Parole chiave: f1 news, ferrari f1, f1, f1 formula 1, f1 oggi, Max Verstappen, Oscar Piastri, Hamilton, Kimi Raikkonen, James Hunt

Sezione: News / Data: Dom 26 ottobre 2025 alle 11:30
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
vedi letture
Mirko Borghesi
autore
Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
Print