Dopo il Gran Premio di Spagna, lo studio Sky ha fatto il punto sulla presunta penalizzazione derivante dalle nuove direttive tecniche (TD) sulle ali flessibili. I timori della vigilia? Smentiti dai fatti. McLaren non solo non ha perso terreno, ma ha ribadito di essere uno dei team più in forma del momento.

Vicky Piria è stata chiara: “La supremazia di McLaren non è stata solo ali, ma anche la gestione delle alte temperature e delle gomme e qui si è visto. Sono stati formidabili.” Un equilibrio perfetto, dunque, che va oltre l’aspetto aerodinamico.

Ivan Capelli invita però alla prudenza: “Non è la pista perfetta per giudicare l’ala nuova, capiremo nelle prossime settimane.” E in effetti Barcellona, con le sue caratteristiche, potrebbe aver mascherato alcune dinamiche.

Matteo Bobbi sottolinea il dato tecnico più interessante: “Pensavamo tutti che perdevano uno dei punti di forza, ma dati alla mano non hanno perso niente.” Tradotto: il pacchetto McLaren è solido, TD o meno.

Anche Marc Genè, pur riconoscendo la competitività della MCL39, si mantiene neutrale: “Non ha guadagnato niente, non ha perso niente, ma questa è una pista perfetta per loro.”

Chiude Carlo Vanzini con la sua lettura pungente: “Loro non hanno perso, forse hanno perso gli altri che hanno ridisegnato le ali, loro no, hanno solamente messo un rinforzo.” Una frecciata che lascia intendere quanto McLaren abbia giocato d’anticipo, mantenendo intatto il proprio potenziale.

Insomma, più che un ridimensionamento, la nuova direttiva potrebbe aver favorito proprio chi, come McLaren, ha saputo adattarsi senza stravolgere. E il cronometro, per ora, dà loro ragione.

 
Sezione: News / Data: Lun 02 giugno 2025 alle 09:00
Autore: Francesco Franza
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