Al Corriere della Sera, un nostalgico Jean Todt ricorda come negli anni della sua giovinezza le case costruttrici non erano solamente relegate in Formula 1, ma potevano espandere il loro raggio di azione anche altrove. Per questo, si è detto estremamente contento per l'ipotesi di espansione della Ferrari, sia in Wec che in Indy: "Personalmente sono sempre costruttivo e ottimista. Che senso aveva spendere più di mezzo miliardo l’anno per la F1? Nessuno, e non era sano per lo sport. Ci sarà un aggiustamento negli organici dei team, come in tutti i settori economici. Dovevamo adattare la F1 a questa nuova situazione allucinante, era una questione di sopravvivenza. Vedere la Ferrari a Le Mans, al contempo, mi farebbe tornare giovane. Allora i piloti correvano ovunque. Jim Clark e Jochen Rindt nello stesso fine settimana partecipavano in più categorie. Battaglie uniche, un weekend a Le Mans c’era il duello Ford-Ferrari. In quello successivo gli stessi uomini si sfidavano in F1, personaggi straordinari. Come Mike Parkes, ingegnere e pilota. John Surtees, campione sia in moto che in auto, e Stirling Moss. Un’epoca splendida. Sarei felice di vedere Ferrari, Mercedes, Red Bull con un costruttore sfidarsi a Le Mans con le Hypercar".

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Sezione: News / Data: Mar 16 giugno 2020 alle 15:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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