Lewis Hamilton ha attraversato diversi cambi regolamentari drastici nel corso della sua carriera, ma l’attuale era a effetto suolo non è stata clemente con il sette volte campione del mondo. In vista della prossima rivoluzione tecnica prevista per la stagione di Formula 1 2026, il pilota Ferrari ammette che può solo “pregare” che non si tratti di un ulteriore passo indietro.

Ricordando i regolamenti passati

Hamilton è tornato con la memoria ai suoi anni in McLaren, ricordando in particolare il cambio di regolamenti del 2009. “Come accadde con la McLaren nel 2009, ricordo che il primo giorno di rientro a inizio anno ci dissero che le regole prevedevano il 50% di carico aerodinamico in meno, quindi costruirono la macchina per avere il 50% del carico,” ha raccontato Hamilton.“Ricordo di essere arrivato a gennaio e loro mi dissero: ‘Abbiamo già raggiunto gli obiettivi’. E io pensai: ‘Wow, è normale?’. Arriviamo al primo test e non c’era assolutamente carico aerodinamico, eravamo lontanissimi. Da quell’esperienza ho imparato tantissimo.” Il successivo cambio regolamentare avrebbe poi inaugurato un’era senza precedenti di successi in Formula 1 per Hamilton e per la sua nuova squadra, la Mercedes, che conquistò otto titoli Costruttori e sette titoli Piloti, sei dei quali vinti dallo stesso Hamilton, con Nico Rosberg campione nel 2016. “Il 2014 fu incredibilmente emozionante, anche perché ero in una squadra nuova e potevo vedere il lavoro straordinario che era stato fatto già negli anni precedenti, soprattutto sul motore,” ha aggiunto il britannico. “E il 2017 fu fantastico perché la macchina era più grande e più larga. Aveva un aspetto più aggressivo e molto più carico aerodinamico. Era incredibile.”

Le perplessità di Hamilton sui regolamenti F1 2026

Hamilton sta vivendo il periodo più difficile dei suoi 19 anni in Formula 1 proprio nell’era dell’effetto suolo. Guardando al futuro, però, cerca di affrontare la situazione come una sfida, anche se le prime sensazioni sulle monoposto 2026 non lo hanno convinto. “Questa generazione probabilmente è stata la peggiore, direi, e sto pregando che la prossima non sia peggio,” ha dichiarato.“È davvero, davvero difficile prevedere come sarà. Non voglio stroncarla in anticipo, non voglio dire troppe cose negative. È molto diversa, non sono sicuro che piacerà, ma magari mi sorprenderà e magari sarà fantastica. Forse i sorpassi saranno incredibili, forse sarà più facile sorpassare. Non lo so.” Secondo il sette volte campione del mondo, guidare sul bagnato potrebbe diventare quasi impossibile con le nuove regole, anche se lascia aperta la porta a eventuali sorprese positive.“Avremo meno carico aerodinamico e più coppia. Guidare sotto la pioggia, me lo immagino, sarà molto, molto, molto difficile, più di quanto non lo sia già oggi,” ha spiegato.“Ma come dicevo, potremmo arrivare e avere più grip di quanto pensiamo. Che poi piaccia o meno il fatto di dover scalare le marce alla fine dei rettilinei, usare parametri di boost diversi e uno stile di guida differente, resta una sfida enorme per tutti. Ed è proprio questo il senso dello sport, no? Metterci continuamente alla prova. Se facessimo sempre la stessa cosa, sarebbe facile.”

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Sezione: News / Data: Mar 16 dicembre 2025 alle 19:10
Autore: Leonardo Adamo
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